Ieri, primo dicembre, si è celebrata la Giornata Mondiale AIDS per l’occasione abbiamo voluto verificare se esistevano delle ricerche che indicavano se nel settore odontoiatrico i pazienti HIV positivi fossero discriminati.
In Italia non abbiamo trovato lavori che hanno indagato questo aspetto; il Codice deontologico impone al medico ed al dentista di non fare nessuna discriminazione e recentemente il Garante della privacy ha vietato di chiedere informazioni al paziente sulla sieropositività, salvo non sia necessario per la terapia. Quindi per il dentista diventa anche difficile saperlo.
Lo studio odontoiatrico è comunque tenuto ad adottare misure di prevenzione contro il contagio sia nei confronti de pazienti che degli operatori.
Sul tema della discriminazione interessante la ricerca condotta dal Williams Institute di Los Angeles che rileva come un dentista su 20 si rifiuti di curare i pazienti sieropositivi. Per realizzare lo studio sono stati utilizzati tester addestrati a misurare il livello di discriminazione HIV che hanno visitato 612 studi odontoiatrici di Los Angeles tra il 2007 e 2008. La discriminazione è stata più alta tra gli anziani dentisti.
Secondo i ricercatori, non c'è ragione per professionisti del settore a temere un contagio trattando i pazienti HIV positivi dal momento che i dentisti devono seguire le precauzioni di sicurezza uguali per tutte le persone che si siedono sulla poltrona odontoiatrica.