Dopo medici e dentisti ora anche altre professioni scendono in campo contro la vendita di prestazioni scontate sui social shopping di cui Groupon è il capofila.

L’Ordine degli avvocati sta valutando le offerte proposte da società di consulenza per verificare se sono coinvolti avvocati iscritti all’Ordine

“Prestazioni professionali delicate non possono essere vendute come le alghe di Vanna Marchi”, accusa su il Fatto Quotidiano Andrea Mascherin segretario del Consiglio nazionale forense”. “E’ rischioso dal punto di vista culturale fare passare il concetto che diritti fondamentali, come quelli alla salute e alla difesa, possano essere trattati allo stesso modo di pentole e materassi”.

E poi c’è il problema della professionalità di chi offre la prestazione. Il quotidiano Italia Oggi ha recentemente scoperto che dietro ad una società che prometteva consulenza legale non c’erano avvocati iscritti all’Ordine.

Anche l’Ordine degli ingegneri contesta la possibilità dei professionisti di offrire prestazioni iper scontate e sulla stessa linea sono gli architetti: il prezzo non deve essere il metro par scegliere il professionista.

“Chi riduce il prezzo del 95% -dice sempre al Fatto Quotidiano Leopoldo Freyerie presidente del Consiglio nazionale degli architetti- non fa concorrenza, ma dumping. E porta inevitabilmente a un abbassamento della qualità. A farne le spese alla fine è il consumatore”.