“Sarebbe grave e incomprensibile se il Governo non dovesse accettare la richiesta degli enti previdenziali privati di poter contare anche sui propri ingenti patrimoni per garantire l’equilibrio cinquantennale dei sistemi pensionistici che gestiscono senza costi per lo Stato”.
A dirlo sono i sindacati medici unitariamente, tra cui ANDI, attraverso una nota per sostenere la proposta che prevede la possibilità per gli Enti di previdenza privata di considerare, per garantire la sostenibilità dei bilanci a 50 anni come previsto dalla norma approvata nel decreto Salva Italia, il proprio patrimonio.
“Una chiusura su questo punto –continua la nota- causerebbe grandi danni economici alle giovani generazioni di medici e odontoiatri, sarebbe tanto più sorprendente considerando le motivazioni e le costruttive proposte avanzate dall’Adepp (l’associazione degli enti previdenziali privati), la positiva e trasversale accoglienza ricevuta in Parlamento e il fatto che si tratta di richieste a saldo zero.