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Anche gli igienisti dell’AIDI contro l’inchiesta de La Repubblica
[lunedì 9 gennaio 2012]

Anche la presidente AIDI, Marialice Boldi, interviene contro l’inchiesta pubblicata dal quotidiano La Repubblica sulle cure inutili propinate dai dentisti ai pazienti per sopperire alla crisi. Un articolo che giudica “superficiale, qualunquista, scritto per “cavalcare l’onda” e sviante per il lettore non sufficientemente informato: indegno, infine, di un giornale che ha fama di serietà come La Repubblica”.

“Mi sento in dovere di fare alcune precisazioni – ci scrive il presidente AIDI- in quanto, anche se l’articolo punta il dito direttamente contro “ il dentista” vengono fatte alcune affermazioni assolutamente superficiali e improprie circa la “pulizia dei denti” che, in buona misura è affidata (….si spera!) all’igienista dentale”. Premetto –continua la dott.ssa Boldi- che ogni volta che sento parlare di “pulizia dei denti” provo un notevole fastidio in quanto considero il termine “pulizia” assolutamente improprio e riduttivo. Persino le case produttrici di detersivi usano il termine “igiene” e invece, anche molti degli addetti ai lavori, in ambito odontoiatrico, ancora parlano di “pulizia”. Parlerò allora di igiene orale e di terapia non chirurgica che sono interventi terapeutici, e non palliativi, finalizzati alla prevenzione di patologie orali e non solo”.

Le evidenze scientifiche, ricorda, hanno da anni messo in luce come una cattiva igiene orale possa influire negativamente e sia un  importante fattore di rischio per  malattie  sistemiche quali patologie cardiovascolari, diabete, nascite  pre-termine e sottopeso, esiti di radio/chemioterapia e, recentemente, si sta valutando la possibile connessione tra salute orale e malattia di Alzheimer.

Ovviamente scontata, per gli addetti ai lavori, è l’importanza dell’igiene orale  nei riguardi direttamente delle patologie orali e l’igiene domiciliare di certo non è sufficiente: occorre anche sottoporsi a sedute professionali.

Quando si deve intervenire si chiede il presidente Boldi?

“Non si possono dare scadenze standard: ogni paziente ha le sue esigenze terapeutiche che solo professionisti seri, siano essi odontoiatri o igienisti dentali, sapranno valutare. Naturalmente do per scontato che ci si rivolga a professionisti seri, che sappiano motivare e davvero “prendersi cura” dei propri pazienti coi quali si deve stabilire un rapporto di fiducia. Se poi consideriamo il vantaggio che la prevenzione può portare, in termini di sofferenza personale e anche di costi per il SSN, beh, allora non c’è molto altro da dire".


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