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Impianti in ossido di zirconio per il trattamento di edentulie nei settori premolari, una metodica affidabile?
[mercoledì 11 gennaio 2012]

L’uso degli impianti osteointegrati rappresenta un’importante alternativa per la riabilitazioni di pazienti parzialmente o totalmente edentuli. L’utilizzo di riabilitazioni implanto-protesiche nei settori estetici è sempre più frequente e per questo motivo il successo finale del trattamento non può prescindere dall’ottenimento di un risultato ottimale sia funzionale che estetico. L’utilizzo di impianti in ossido di zirconio associati a riabilitazioni protesiche in ceramica integrale può permettere di ottenere ottimi risultati estetici garantendo una osteointegrazione stabile.

Il Dentista Moderno (2010;12:58-62) propone un caso di riabilitazione di un’edentulia multipla dei settori premolari inferiori eseguita con impianti monocomponente (White-SKY, Bredent, Senden, Germany) in ossido di zirconio stabilizzato all’ittrio.

La procedura chirurgica descritta “consiste nel posizionamento di un dispositivo implantare attraverso l’utilizzo di una dima chirurgica ottenuta da una ceratura diagnostica. Il posizionamento è stato eseguito successivamente all’allestimento di un lembo muco periosteo preparato, quando possibile, senza realizzare incisioni di rilascio verticali al fine di ridurre il più possibile eventuali deiscenze del lembo. Successivamente alla preparazione dei siti implantari eseguita a mezzo di strumenti rotanti sono stati posizionati i dispositivi implantari con un torque di inserimento di 40 N ottenuto mediante l’utilizzo di una chiave dinamometrica. Gli impianti sono stati inseriti con il margine coronale della superficie sabbiata a livello della cresta ossea. In seguito al posizionamento dell’impianto sono stati rifiniti gli abutment e quindi collocati dei provvisori in resina. La protesizzazione definitiva è stata eseguita sei mesi successivamente la chirurgia per quanto riguarda gli impianti inseriti in osso nativo, e otto mesi dopo per quanto riguarda gli impianti in osso rigenerato. Tutti i pazienti, dopo il posizionamento della protesi definitiva, sono stati seguiti con un follow-up di almeno un anno che ha previsto analisi cliniche e radiologiche a mezzo di radiografie endorali periapicali eseguite ogni sei mesi”

“L’utilizzo di impianti in ossido di zirconio stabilizzato allo ittrio -evidenziano gli Autori-  è una metodica affidabile e predicibile per le riabilitazioni di edentulie. Le sue caratteristiche fisiche - tra cui la resistenza alle forze laterali, la buona elasticità e le buone proprietà biomeccaniche associate a un’eccellente capacità di integrarsi con i tessuti peri-implantari, sia duri che molli - rendono l’ossido di zirconio un materiale di elezione per riabilitazioni implantari, soprattutto in settori a elevata valenza estetica”.


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