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ENPAM, parte il giro di consultazioni prima della riforma. Venerdì tocca alla Quota “B”
[mercoledì 18 gennaio 2012]

Giro di consultazioni per i Comitati consultivi della Fondazione ENPAM in vista della necessità di approvare e presentare la riforma entro il 30 giugno prossimo ai Ministeri competenti.

Si è partiti ieri, infomra una nota dell’Ente di previdenza di medici e dentisti, con i rappresentanti dei Specialisti esterni e si terminerà venerdì prossimo con il Comitato della libera professione: la Quota “B”, quella a cui afferiscono la maggior parte dei dentisti.

Obiettivo delle consultazioni quello di esaminare il progetto di riforma delle pensioni anche alla luce della manovra Fornero, una riforma che obbliga l’Ente a garantire la sostenibilità a 50 anni e non più a 30.

“L’ENPAM – si legge nella nota- ha sempre reagito con tempestività alle richieste di Governo e Parlamento, anche se ha dovuto fare i conti con una grande volatilità normativa e con continui cambiamenti di regole. In particolare, la Fondazione si è messa subito in moto quando la Finanziaria 2007 ha portato da 15 a 30 anni l’orizzonte di sostenibilità dei fondi”.

Questa la cronistoria sintetizzata dall’ENPAM:

- Nel novembre 2007 un decreto ministeriale stabilisce le modalità di redazione dei bilanci tecnici

- I ministeri vigilanti indicano all’Enpam che la stabilità a 30 anni va calcolata su bilanci tecnici riferiti al 31/12/2009, quindi su dati che si sarebbero resi disponibili solo due anni più tardi

- Il 22/04/2009 una conferenza di servizi organizzata dal ministero del Lavoro chiarisce qual è il saldo di riferimento (all’epoca si stabilisce che si tratta del “saldo corrente”, cioè quello che tiene conto dei proventi del patrimonio)

- A giugno 2010, come previsto dalle norme vigenti, viene approvato il conto consuntivo 2009: l’Enpam può quindi commissionare agli attuari i bilanci tecnici su cui dovranno essere calibrate le riforme

- I bilanci tecnici al 31/12/2009 vengono consegnati all’Enpam nel dicembre 2010

- Nel corso del 2011 la Fondazione predispone le riforme e le illustra in occasione di congressi medici e di riunioni organizzate dagli Ordini provinciali

- A fine 2011 il ministro Fornero cambia le regole: non si richiedono più 30 anni di sostenibilità ma 50 e si vieta, inspiegabilmente, l’uso del patrimonio ai fini del calcolo dell’equilibrio cinquantennale

- 17-20 gennaio 2012 le Consulte dell’Enpam si riuniscono per adeguare il proprio sistema pensionistico alle nuove norme.

- 30 giugno 2012: termine fissato dalla legge per la presentazione delle riforme.

“La Fondazione ENPAM–conclude la nota- ha sempre operato nei tempi, tutelando i legittimi interessi dei medici e degli odontoiatri di tutte le età, rispettando i vincoli di legge e confrontando costantemente le evoluzioni del proprio sistema previdenziale con quelle del sistema pubblico e delle altre casse private. Sarebbe stato dannoso affrettare i tempi delle riforme nella situazione di grande incertezza normativa degli ultimi anni. Infatti, con le convenzioni e i contratti bloccati, qualsiasi modifica anticipata avrebbe finito per mettere le mani nelle tasche dei medici e degli odontoiatri con il rischio di un sacrificio inutile. La storia ci ha purtroppo dato ragione: oggi, secondo il ministro Fornero, l’ingente patrimonio risparmiato è inutilizzabile. O meglio, in questo momento, serve solo a pagare tasse”.


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