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La proposta del Movimento 5 Stelle Emilia Romagna per ridisegnare la figura dell’odontotecnico e tutelare il paziente
[venerdì 27 gennaio 2012]

Dopo averla annunciata è stata pubblicata la mozione del Movimento 5 Stelle inviata al presidente dell’Assemblea della Regione Emila-Romania in cui si chiede di farsi interprete presso il Ministero della Salute e presso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, della esigenza degli odontotecnici italiani di una rapida approvazione del loro nuovo profilo professionale.

Ricordando come l’odontotecnico titolare di laboratorio è “l’unico professionista con capacità e responsabilità in ordine alla preparazione, elaborazione, fabbricazione e riparazione delle protesi dentali, che la protesi dentale non è una terapia, è un dispositivo medico e che il destinatario della protesi è il paziente/consumatore al quale deve essere garantita la massima trasparenza in ordine ai materiali utilizzati, alle tecniche praticate, alla conformità e sui costi, il Movimento 5 Stelle ricorda “che l’odontotecnico e di complemento al medico nelle fasi di ottimizzazione e nelle prove tecniche delle protesi, a contatto diretto del portatore delle stesse, nell'ambito del ristabilimento delle funzioni interessate, come già avviene su richiesta del medico, ma in contraddizione con la legge; che le varie prove ed il continuo adattamento della protesi sono fasi del ciclo produttivo, ed è solo alla fine di quest’ultimo, che la protesi dentale diviene un dispositivo medico finito e adatto alla bocca del paziente”.

“È quindi importante –ritengono i Grillini- non confondere il processo di adattamento con l’applicazione della protesi nella bocca del paziente, responsabilità, quest’ultima, esclusivamente del dentista/odontoiatra; che ai fini della massima trasparenza del mercato, dovrà essere prevista la possibilità che al paziente vengano rilasciate due fatture chiaramente differenziate: una dell’odontoiatra per le sue prestazioni cliniche ed un’altra dell’odontotecnico per la costruzione della protesi da lui eseguita, con contestuale rilascio del certificato di conformità. Riconoscendo la deduzione del solo prodotto protesico fabbricato in laboratori odontotecnici italiani ed europei per disincentivare l’importazioni di protesi da paesi che non danno garanzie sui materiali utilizzati”

Ovviamente il paziente potrà detrarre anche la ricevuta del dentista.

“L’idea della doppia fatturazione –ci scrive il Collegio Italiano Odontotecnici Emilia Romagna che però non condivide a pieno quanto propsoto dal Movimento 5 Stelle- deve servire principalmente come strumento per verificare che dietro al costo molto alto di una corona pagata dal paziente non ci sia invece il costo molto basso del laboratorio (vedi laboratori cinesi, laboratori n cantina o di bassissima qualità), piuttosto che una verifica dei pagamenti separati delle due prestazioni”

Sulla possibilità di supportare il clinico in studio il Moviemtno 5 Stelle chiede di rendere illegittimo l’art. 11 del 1928 “in quanto chi pratica una professione tecnico sanitaria non esprime giudizi diagnostici o terapeutici, ma rimane nell’ambito della sua professione tecnica e questo non costituisce esercizio abusivo della professione medica. Il nuovo profilo consentirebbe di delimitare i confini con le altre professioni e aiuterebbe a reprimere l’esercizio abusivo di professioni, che dilagano, ed a superare l’attuale regolamentazione obsoleta e distante anni luce dalle nuove caratteristiche di professionalità che gli odontotecnici esprimono”.

Movimento che chiede anche la piena “tracciabilità delle protesi dentarie, attraverso regolamentazione di una dichiarazione ad hoc e l’obbligo di consegna della stessa senza che il paziente ne debba fare richiesta, per avere la garanzia che il prodotto sia stato realizzato controllando ogni fase del ciclo di produzione, in modo da eliminare i rischi connessi all’utilizzo di materiali e/o tecnologie nocive alla tutela della salute, mettendo in atto tutte quelle azioni possibili a livello regionale. Per una corretta informazione del paziente non viene chiesta solo la tracciabilità della protesi ma anche l’introduzione della doppia fatturazione, in modo che il consumatore/utente finale possa detrarsi dalla propria dichiarazione dei redditi entrambi le fatture, contrastando in tal modo l’evasione fiscale (attualmente se un dentista decide di non fatturare la protesi, l’odontotecnico non potrà fatturare di conseguenza, diventando involontariamente evasore)

Infine il Movimento 5 Stelle chiede l’attivazione di una campagna di sensibilizzazione, in collaborazione con le associazioni di categoria presenti sul territorio regionale e con le associazioni dei consumatori, volta a contrastare il fenomeno del turismo dentale e della acquisizione di prodotti semilavorati protesici da paesi che non garantiscono il consumatore/utente, sotto il profilo della sicurezza e dell’ottemperanza alla normativa europea in materia, volta inoltre, anche, a valorizzare la figura dell’odontotecnico, oggi poco visibile, dando in tal modo al consumatore le conoscenze minime per distinguere le figure professionali che si occupano del la cura dell’igiene orale e delle costruzioni protesiche”.


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