Con due distinti comunicati Antlo e Fe.Na.Od.I. Cio e Fno, rimandano al mittente l’invito di trovare un accordo per realizzare le protesi totali e parziali previste dall’accordo sull’odontoiatria sociale.
“Prendiamo le distanze da un’operazione mal condotta, tanto nel metodo quanto nel merito. Le parti hanno portato avanti una trattativa “blindata” – dichiarano i presidenti Antonio Ziliotti, Francesco Rapalli e Alberto Battistelli - dalla quale le nostre organizzazioni sono state escluse, nonostante la massima collaborazione espressa reiteratamente. Le condizioni concordate sono inaccettabili, per la nostra categoria e per gli utenti”.
Sulla stessa linea anche l’Antlo che pur giudicando “l’iniziativa lodevole”, valuta “l’impianto attuativo non idoneo”. In particolare l’Antlo critica la proposta avanzata da Andi in merito alla cifra che i dentisti aderenti all’accordo dovrebbero pagare le protesi totali e parziali ai laboratori. Proposte che Antlo giudica “offensive”.
Le associazioni odontotecniche erano state convocate prima delle vacanze natalizie per definire un protocollo comune per la realizzazione delle protesi. Una collaborazione con le varie associazioni degli odontotecnici che, secondo l’Andi, avrebbe dovuto evitare una contrattazione diretta tra il dentista aderente all’accordo ed il laboratorio odontotecnico.
L’accelerazione sui tempi di attivazione dell’accordo data dal sottosegretario Fazio ha fatto si che Andi inviasse una lettera alle associazioni odontotecniche –la si può trovare pubblicata sul sito della Fe.Na.Od.I- in cui si chiedeva di valutare una proposta in merito alle tariffe, avanzate dal presidente del Cna/Sno (1/3 della cifra concordata a carico del paziente), ed al protocollo operativo da rispettare per la realizzazione delle protesi; lo stesso indicato dagli odontotecnici in Toscana per l’attivazione del servizio di odontoprotesi presso le Asl.