I dentisti sono da sempre indicati come una delle categorie che evade le tasse anche se da sempre è la stessa categoria a chiedere di rendere totalmente detraibile per il paziente le fatture emesse. Una richiesta che se accolta permetterebbe al paziente di risparmiare sui costi delle prestazioni odontoiatriche ed allo Stato di ottenere più gettito, visto che i dentisti sarebbero “costretti” a fatturare tutto.
Una proposta giudicata dall’On. Massimo Garavaglia (Vice Presidente Commissione Bilancio al Senato) intelligente ma non percorribile.
“Consentire ai pazienti di detrarre integralmente la parcella del dentista –ha detto l’On. Garavaglia durante l’evento organizzato da UNIDI sabato 11 febbraio- sarebbe un’ottima soluzione ma di fatto impraticabile. Le regole imposte dalla Ragioneria della Stato non consentono di bilanciare una perdita certa per le casse dello Stato (dovuta al minor gettito fiscale derivante dalle detrazioni delle parcelle del dentista) con una entrata incerta come quella del possibile aumento del gettito fiscale derivante dalle dichiarazioni dei dentisti”.
“La soluzione –ha continuato l’On. Garavaglia- sarebbe quella di cambiare il sistema ma i tempi sono troppo lunghi e la nostra situazione finanziaria non ci consente di percorrere questa via. Se oggi il Governo è costretto ad aumentare la benzina e l’iva non è pensabile che possano essere concesse ulteriori detrazioni. Non illudiamoci”.