Il clienti erano extracomunitari, spesso senza permesso di soggiorno, ma anche pensionati genovesi che per risparmiare si affidavano alle cure di due ecuadoriani, marito e moglie, che nel centro di Voltri –periferia di Genova- gestivano nella propria abitazione uno studio odontoiatrico.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Secolo XIX l’indagine dei carabinieri, che ha portato alla scoperta dello studio abusivo, è partita dopo che una pattuglia aveva notato un cartello affisso nei giardini davanti alla stazione ferroviaria di Genova Brignole col quale si pubblicizzava l'attività di un dentista dai prezzi modici. I militari insospettiti indagano e localizzando lo stabile che ospita lo studio abusivo.
I carabinieri attivano le solite procedure adottate in questi casi prima della perquisizione dello studio/abitazione durante la quale i militari rinvengono in un ambiente fatiscente, attrezzature e medicinali. Il riunito, si apprende dall’articolo del quotidiano genovese era sostituito dal letto. Ad “invogliare” i clienti, sostiene il quotidiano, erano i prezzi particolarmente bassi e la possibilità di pagare le prestazioni anche “in natura”: con frutta, verdura e carne.