La riforma del lavoro proposta dal Governo, che ha cominciato l’iter parlamentare in Commissione Lavoro al Senato, rischia di penalizzare, nel settore dentale, odontotecnici ed igienisti dentali collaboratori con propria partita Iva.
Infatti tra le tante norme proposte dal Ministro Elsa Fornero vi è anche quella per evitare l’utilizzo improprio delle partite iva (spesso utilizzate per non assumere dei collaboratori) facendo scattare l’obbligo di assunzione.
Se la norma non verrà modificata durante l’iter parlamentare, le aziende non potranno più impiegare i titolari di partita Iva a meno che non li assumano come dipendenti nel casso si verificano due delle seguenti condizioni: collaborazione continuativa per più di 6 mesi in un anno; corrispettivo derivante da prestazione presso un'unica azienda pari al 75% del reddito nell’arco dello stesso anno; postazione di lavoro a disposizione del collaboratore presso la sede del committente.
Potrebbero quindi essere a rischio tutti quegli odontotecnici che collaborano come consulenti con propria partita Iva in un solo laboratorio ma anche gli igienisti dentali con partita Iva che collaborano in un solo studio odontoiatrico.
Nessun rischio per gli odontoiatri che collaborano in studio odontoiatrico non proprio. Dalla norma sarebbero esentati coloro che sono iscritti ad un Albo professionale ma solo se esercitano con una propria partita Iva, quindi in regime di libera professione, mansioni previste dal proprio Ordine professionale.