Dopo quasi 7 mesi dall’ultima (18 ottobre 2011) volta che la Commissione Igiene Sanità del Senato aveva preso in considerazione il Ddl “Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”. Mercoledì 9 maggio il provvedimento è stato inserito nuovamente nell’ordine del giorno. Nella mezz’ora di lavori della Commissione, che oltre a questo provvedimento ha trattato anche un altro Ddl, i senatori hanno ritenuto necessario rimandare la trattazione ed aprire un ciclo di audizioni nonostante il provvedimento sia già stato approvato dalla Camera.
Questa la proposta del presidente Augusto Tommassini pubblicata nel resoconto della seduta.
“Il presidente ricorda come il disegno di legge in titolo, approvato dalla Camera dei deputati, sul finire dello scorso anno fu considerato prioritario nell'attività della Commissione, al punto che si restrinse il numero dei soggetti da audire. Da allora, lo scenario politico generale è sensibilmente mutato e da parte del nuovo Esecutivo non è emersa alcuna valutazione in ordine al provvedimento in esame la cui valenza prioritaria, a suo giudizio, resta inalterata. Tuttavia, l'ulteriore elemento di novità è rappresentato dalle analisi e dai rilievi scaturiti durante le audizioni informali: in particolare, su alcune questioni ricordate dai senatori in precedenza si sono sviluppati punti di vista difformi che meritano un ulteriore approfondimento. Propone pertanto che possa riaprirsi un ciclo di audizioni, incaricando i relatori del provvedimento, senatori Saccomanno e Cosentino, di esplorare ulteriori ambiti tematici per i quali si rende necessario interloquire con soggetti in grado di riferire alla Commissione”
Ricordiamo che il Ddl Salute prevede tra gli altri la riforma degli Ordini professionali in ambito sanitario con la piena autonomia dell’Albo degli odontoiatri, la possibilità per i laureati in odontoiatria di partecipare ai concorsi da dirigente odontoiatria senza laurea specialistica, e l’inasprimento delle pene per abusivi e prestanome.
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