Nella prima parte dell’intervista Mirko ci ha raccontato i motivi che l’hanno portato ad iscriversi ad odontoiatria in una università rumena. Ora ci siamo fatti raccontare come funziona.
Come si svolge una sua giornata tipo in università?
Il percorso di laurea dura 6 anni, il primo ed il secondo anno accademico sono uguali al corso di medicina e chirurgia, dal terzo anno in poi si entra nello specifico e si studiano tutte quelle materie attinenti all’odontoiatria. Le giornate sono intense si alternano ore di pratica ad ore di teoria. Le ore di pratica sono veramente molte e questo fa apprezzare fin da subito il bello della professione. Per quanto riguarda la frequenza è obbligatorio fare presenza al 75% delle ore di lezione per questo torno in Italia una settimana ogni mese.
La sua scelta di andare all’estero è però legata ad una possibilità economica che non tutti possono permettersi.
Direi che il sacrificio più grande è stare lontano dai propri cari e dall’Italia. Sull’aspetto economico penso di spendere meno di quanto spenda uno studente costretto a studiare furori sede in un una università di Milano o Roma. Pago 1800 euro di tasse universitarie, condivido l'affitto di casa con un mio amico pagando 150 euro a testa d’affitto al mese, bollette comprese. Paghiamo una donna che provvede alle pulizie di casa per un costo di 30 euro al mese. Per mangiare e le piccole spese giornaliere servono 400 euro circa.
Sa che in Italia siete considerati come quelli che si comprano la laurea?
Mi dispiace che in Italia si pensi che in Romania si aqcuistino le lauree ma non posso farci nulla e neppure mi interessa. So quello che valgo e quello che la Romania mi sta insegnando e non ho paura di mettermi in discussione.
Ritiene di essere scorretto verso gli studenti italiani che hanno passato il test?
Assolutamente no. Non ritengo di essere scorretto verso nessuno perché la mia laurea la sto sudando.
Pensa che sarà agevole tornare in Italia e vedersi riconosciuto il titolo?
I primi laureati in Romania secondo i parametri europei usciranno nel 2013; io, se tutto va bene, conseguirò il titolo nel 2014. Sono convinto che non avrò nessun tipo di problema a vedermi riconosciuto il titolo. L'Italia non può ignorare le regole europee per quanto riguarda l'equipollenza dei titoli accademici acquisiti in un paese comunitario. Se ciò dovesse accadere farò appello alla Corte di Giustizia europea.
Quando sarà dentista ritiene che sarà più o meno capace ad esercitare la professione rispetto ad un dentista laureato in Italia?
Una volta laureato penso proprio di non temere nessun confronto con i futuri colleghi laureati in Italia. Quando parlo con alcuni dentisti italiani e racconto delle ore passate a far pratica sui cadaveri e poi sui pazienti provano un senso di ammirazione e subito mi domandano."Dai vedi se c'è qualche corso che posso frequentare attinente all'anatomia o alla chirurgia studiata su i cadaveri". Per me è un piacere indirizzarli verso il posto giusto, peraltro sono ottimi corsi con costi accessibili: 3 giorni il corso costa 500 euro.