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AIO e AISO contro la mercificazione della professione mezzo stand. Dissenso per alcune presenze alla mostra merceologica del Congresso degli Amici di Brugg
[lunedì 28 maggio 2012]

AIO ed gli studenti dell’AISO esprimono, attraverso un comunicato stampa, il loro rammarico per la presenza alla fiera merceologica del 55° congresso degli Amici di Brugg di alcuni stand dedicati alle offerte dei corsi di laurea in odontoiatria all’estero e quelli che pubblicizzano il franchising delle società di capitali in odontoiatria.

“Dare spazio a queste strutture all’interno del Congresso degli Amici di Brugg –scrivono il presidente AIO Pierluigi Delogu e il presidente AISO Matteo Piergentili- svilisce la natura stessa dell’evento e l’associazione che da sempre ha fatto della qualità, della serietà, della correttezza una sua bandiera. Un’associazione nata con l’intento di unire un gruppo di amici-dentisti che si stimano a vicenda e che sono pronti a intervenire in aiuto uno dell’altro, come si legge nel bollettino dell’associazione nel 1966. Un’associazione, che ha promosso negli anni il confronto fra maestri e allievi, non si dovrebbe mettere sullo stesso piano di istituzioni che rappresentano i supermercati della formazione odontoiatrica”.

Sulla presenza di uno dei più conosciuti franchising odontoiatrici a Rimini e dei sevice che “aiutano” a studiare odontoiatria all’estero, AIO e AISO “si chiedono se questi servizi offerti rispettino i valori che hanno fatto nascere l’associazione Amici di Brugg e non abbiano il fine di mercificare l’odontoiatria italiana”.

Se da una parte ci sembra legittimo, se non doveroso, per una associazione di categoria esprimere il proprio dissenso e chiedere un comportamento etico anche nella comunicazione merceologica (molti di questi stand sono comunque presenti da anni a queste manifestazioni), dall’altra indignarsi verso chi dà spazio alla promozione di iniziative (legali) verso chi, poi, permette di renderle vive (giovani odontoiatri che utilizzano il franchising per fare pratica o iscritti all’Albo che fanno i direttori sanitari, oppure figli di dentisti che vanno all’estero a studiare) ci sembra quasi si voglia pensare che la realtà non esiste se non la vedi.

Comunque il merito ad AIO ed AISO di aver aperto il dibattito: voi come la pensate?

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