Come disposto nella seduta dello scorso 13 giugno 2012 della Commissione Giustizia del Senato si è svolta ieri la audizione informale dei rappresentanti dell'Unione camere penali italiane, dell'Associazione nazionale magistrati e della Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri, in relazione al disegno di legge Cardiello (n. 2420) che propone la “Modifica all'articolo 348 del codice penale, in materia di inasprimento della pena per l'abusivo esercizio della professione” prevedendo un inasprimento delle pene.
Durante l’audizione il presidente della CAO nazionale Giuseppe Renzo, che ha partecipato con il presidente CAO di Firenze Alex Peirano e Marco Poladas l’avvocato dell’Ufficio odontoiatri della FNOMCeO, ha espresso parere pienamente favorevole in merito all’innalzamento della multa da diecimila a cinquantamila euro per chi esercita abusivamente la professione, così come si è detto favorevole all’allungamento dei termini dell’arresto e alla trasformazione del sequestro in definitiva confisca.
E proprio l’immediata confisca dello studio al falso dentista e sequestro dei beni strumentali è l’arma contro l’abusivismo che la CAO individua come strumento indispensabile per combattere l’abusivismo odontoiatrico.
“I beni confiscati verrebbero poi posti a disposizione delle strutture pubbliche per curare i cittadini meno abbienti” commenta il presidente Renzo attraverso un comunicato stampa. “L’unico modo di colpire al cuore i dentisti abusivi – spiega – è metterli al tappeto economicamente, portando via loro gli strumenti per lavorare, che hanno un costo elevato. A fronte di una multa irrisoria, invece, il miraggio di facili guadagni può far correre comunque il rischio di commettere un reato così grave e pericoloso per la salute pubblica”. “L’abusivismo è un vulnus che avvilisce una professione il cui corso di laurea è diventato ormai di sei anni”, continua Renzo.
“Non ci nascondiamo le responsabilità di coloro che, pur iscritti ai nostri Albi, favoriscono il reato di esercizio abusivo, permettendo a odontotecnici o ad altre figure non legittimate di compiere atti medici e odontoiatrici” afferma. “È per questo –conclude Renzo- che anche le procedure disciplinari vanno svolte dagli Ordini con estrema attenzione e severità, perché non possiamo in alcun modo consentire comportamenti che ledono, oltre la salute dei cittadini, la dignità della nostra professione. Ed è per questo che auspichiamo una rapida approvazione del testo oggi in discussione, evitando ove possibile modifiche di dettaglio che, pur condivisibili tecnicamente, rischierebbero di allungare troppo l’iter parlamentare”.
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