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L’AIDI commenta la posizione FNOMCeO Toscana critica sulla volontà della Regione di puntare sugli igienisti dentali per rimodellare l’assistenza odontoiatria. Boldi: “ritornate al passo con i tempi”
[venerdì 22 giugno 2012]

Mentre la Regione Toscana sta approvando il piano sanitario 2012-2015 in cui viene rivista l’assistenza odontoiatrica monta la polemica nel settore. A cominciare è stata la FNOMCeO Toscana che tra i punti non condivisi ha criticato la volontà della Regione, nel rimodellare il modello utilizzato fino ad ora per la prevenzione verso la popolazione infantile, di valorizzare “le competenze di figure professionali non mediche nella fase di screening (igienisti dentali) con strumenti e progetti di volta in volta adeguati al contesto, quali educazione e prevenzione secondaria nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie”.

Posizione non condivisa da AIDI che ci ha inviato una nota in cui ne spiegano i motivi. 

L’AIDI, Associazione Italiana Igienisti Dentali, valuta in maniera estremamente positiva le novità in via di introduzione nel Piano Sanitario Regionale 2012/2015 in discussione in questi giorni in Regione Toscana, novità che si concretizzano nella promozione di un sistema di prevenzione come scelta di salute.

Detto sistema di prevenzione verrà attuato attraverso “ un rimodellamento dell’intervento di prevenzione rivolto alla popolazione infantile per raggiungere una proporzione maggiore di bambini, valorizzando le competenze di figure professionali non mediche nella fase di screening ( igienisti dentali), con strumenti e progetti di volta in volta adeguati al contesto, quali educazione e prevenzione secondaria nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie.”

La Regione Toscana, pertanto, riconosce formalmente alla figura professionale dell’igienista dentale quel ruolo primario che le è proprio, per formazione culturale e scientifica e per riconoscimento della normativa vigente ( D.M. n. 137/99), nell’ambito della prevenzione, primaria e secondaria,  della salute orale. Ne consegue che risulta assolutamente inopportuna, oltre che giuridicamente infondata, la visione vetero-conservatrice che la FNOMCeO ha della figura professionale dell’igienista dentale. Inopportuna, perché l’igienista dentale ha ormai acquisito una formazione culturale e scientifica di primissimo rilevo che non solo giustifica, ma rende indispensabile, il suo riconoscimento tra i principali attori della tutela della salute orale dei cittadini.

Giuridacamente infondata perché la FNOMCeO, ancora una volta, dimostra di conoscere poco, sia il disposto normativo del D.M. n. 137/99, sia il disposto della L. 251/2000, sia l’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale delle  prefate norme.

Si rassegni la FNOMCeO: le competenze professionali riconosciute dalla legge vigente all’igienista dentale ( a proposito, i termini “mansioni” e “ mansionario” sono normativamente superati da tempo dal termine “ competenze”, in virtù della riconosciuta inclusione dell’igienista dentale nel novero delle professioni intellettuali autonome) permettono a coloro i quali sono muniti di una laurea in igiene dentale di svolgere legittimamente e con ottimi risultati professionali l’attività di prevenzione primaria e secondaria.

E in questo contesto, l’’attività di “screening”, intesa come raccolta di dati condotta su larga scala e su individui apparentemente sani per poter prevenire l’insorgenza di malattie a diffusione sociale, rientra tra le competenze che le norme già richiamate attribuiscono in maniera indiscutibile alla figura professionale dell’igienista dentale.

La FNOMCeO, nel suo disperato tentativo di “difendere le corna del bue dopo aver perso l’animale” e di superare la “ sindrome della poltrona vuota”, non trova altra strada che pretendere di ufficio un ridimensionamento delle competenze dell’igienista dentale, in spregio all’evoluzione dei tempi e al rispetto della normativa vigente.

Val bene ricordare alla FNOMCeO che la “preventiva indicazione” dell’odontoiatra è condizione, per l’igienista dentale, di legittimità  per l’espletamento di prestazioni alla poltrona, non certo per le prestazioni di attività di consulenza o di prevenzione.

Come, parimenti, val bene ricordare alla FNOMCeO che da parecchi anni ci sono anche tanti “ maschietti” che svolgono la professione intellettuale autonoma di igienisti dentali, per cui il riferimento esclusivo “ alle igieniste dentali” è un’ennesima prova che la FNOMCeO ha necessità di ritornare al passo con i tempi.

Dott.ssa Marialice Boldi: Presidente Nazionale AIDI

Dott.ssa Rossella Ferraroli: Segretario Sindacale AIDI


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