Tra gli interventi del Workshop organizzato dalla CAO Nazionale a Montecitorio lo scorso fine settimana quello del Colonnello Giovanni Capasso, comandante dei Nas di Roma, ha fotografato il fenomeno dell’abusivismo sanitario, e quello odontoiatrico nello specifico, attraverso l’attività dei NAS che dal 1962, anno della creazione, tentano di reprimere e prevenire il reato. Una attività, quella di NAS che interessa lo studio odontoiatrico non solo per la ricerca di finti dentisti ma anche per il controllo del rilascio di falsi diplomi, verifica normativa, analisi della correttezza della pubblicità sanitaria, controllo igienico sanitario dell'ambulatorio e campionamento dei materiali di uso sanitario.
Sull’abusivismo sanitario il Colonnello Capasso ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme ricordando come sia un reato in continuo aumento puntando l’indice verso le pene che non sono un deterrente.
“L’abusivo –ha detto- mette a rischio la salute del paziente, visto che non sa nulla di anatomia orale e non è in grado di gestire le emergenze. Noi continuamente interveniamo, anche grazie alle vostre segnalazioni, per verificare casi sospetti, ma purtroppo sappiamo che nessuno si ferma di fronte a una sanzione per abusivismo debolissima, che va da 115 a 500 euro”.
“Riteniamo che l’abusivismo stia diventando sempre più piaga sociale, fenomeno che assume nel tempo dimensioni preoccupanti perché fatto alla luce del sole, molto spesso da odontotecnici che operano in studi belli e a volte lussuosi”, ha continuato.
I dati presentati a margine della relazione dimostrano quanto affermato: nel 2011 i militari dell’Arma hanno compiuto 1415 ispezioni, segnalando situazioni anomale e non legali in 538 casi, ed arrivando a 232 sequestri.