La scure della spending review non toccherà l’istituto Eastman di Roma, l’unico ospedale italiano monospecialistico dedicato all’odontoiatria. La conferma nella notte dopo che il Governo ha “graziato” dai tagli i piccoli ospedali che in un primo tempo erano stati indicati tra quelli da sacrificare sull’altare dei risparmi.
“L’Eastman è l’unico pronto soccorso odontoiatrico che c’è a Roma, aperto h24 e non vedo come si potesse pensare di chiuderlo”, ha dichiarato al quotidiano Il Messaggero Camillo Riccioni direttore generale dell’Asl Roma A.
Un ospedale odontoiatrico che conta 27 mila accessi di pronto soccorso l’anno, 1.269mila ricoveri ordinari pur avendo solo 13 posti letto, 2.650 interventi in day surgery; 269mila prestazioni ambulatoriali l’anno.
Se non si parlasse sempre di tagli lineari, aggiungiamo noi, probabilmente non pochi sarebbero gli interventi di ottimizzazione da fare nel settore odontoiatrico pubblico a cominciare dalle strutture inattive o poco produttive, come aveva evidenziato il censimento sull’odontoiatria pubblica presentato dal Ministero della Salute nel 2009.
Però per fare questo bisogna lavorare sul territorio controllando struttura per struttura l’organizzazione e l’efficienza e non fare delle tabelle ponendo esclusivamente dei vincoli.