Se il terzo pagante può integrare, oppure sostituire, quanto offre o non offre il sistema di assistenza pubblico anche in tema di cure odontoiatriche, questo può anche non accogliere i favori degli assistiti.
Pur sapendo che i due modelli di assistenza pubblica non sono paragonabili, il nostro e quello irlandese, può essere interessante analizzare la notizia pubblicata su Thejournal.ie che informa come gli irlandesi non utilizzino i servizi offerti gratuitamente dalle forme assicurative e di assistenza pur avendone diritto.
Stando a quanto pubblicato, su 3,3 milioni di irlandesi a poter usufruire di servizi odontoiatrici gratuiti forniti da Medical Card Scheme e da PRSI Dental Scheme, solo 600 mila lo hanno fatto nel 2011.
Anche la Irish Dental Association rileva come mentre ci sia un costante incremento del numero di soggetti aventi diritto di prestazioni gratuite, questi non ne approfittano.
La cause, secondo gli esperti, sono da ricercare nella scarsa informazione data agli assistiti e nel fatto che le prestazioni fornite sono minime, prevalentemente diagnostiche, di emergenza e legate alla prevenzione.
Inutilizzazione dei servizi che viene confermata anche dai dati del servizio pubblico che indicano una riduzione di spesa per i servizi odontoiatrici nel 2011: dei 63 milioni euro messi a budget ne sono stati spesi solo 51 nonostante l'aumento del numero di iscritti a questi fondi: 450 mila trattamenti in meno rispetto al 2010 di cui 233 mila otturazioni in meno, 161 mila pulizie dentali in meno e 10 mila visite in meno.
Il non aver utilizzato il servizio, spiega l’associazione dentisti irlandesi, si tradurrà in un peggioramento della salute orale di questi individui con il conseguente incremento del costo sociale legato ad una cattiva salute orale.