“Sul redditometro stiamo lavorando: preferisco ritardare un po’ ma avere un prodotto che mi dia la certezza di raggiungere l’obiettivo, cioè stanare l’evasione al di fuori del reddito d’impresa, delle persone fisiche”. A dichiararlo è il Direttore delle Entrate Attilio Befera durante l’audizione alla Commissione Finanze della Camera per fare il punto sulla lotta all’evasione.
Secondo quanto dichiarato le Entrate stanno lavorando su due forme di redditometro, una per la selezione preventiva e una per l’attività di controllo.
E questo, secondo alcuni commentatori, anticiperebbe che anche a sttembre il software da mesi in “prova” alle associazioni professionali non sarà rilasciato e di conseguenza i contribuenti trasmetteranno al Fisco la dichiarazione 2011 senza poter verificare la “congruenza” con il futuro redditometro.
Ma le parole dette dal direttore delle Entrate, secondo Italia Oggi, lascerebbero intendere che il redditometro possa costituire soltanto un primo screening della posizione del contribuente che potrebbe subire, poi, altre tipologie di accertamento. Gli 007 delle Entrate potrebbero, quyindi, a seconda della esigenza scegliere lo strumento del metodo accertativo da utilizzare nei confornti del contribuente.
Intanto dal 31 ottobre le banche e gli altri intermediari finanziari dovranno inviare, ogni mese, all’Anagrafe tributaria tutti gli estratti conto dei contribuenti pere tracciare i movimenti effettuati. Spetterà poi alle Entrate verificare la congruità ed eventualmente “chiederne conto” al cittadino.
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