Dopo le rassicurazioni sulla non imminente “messa a regime” del redditometro il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ci ripensa ed annuncia, dai microfoni del TG 5, che il redditometro potrebbe entrare in vigore dal prossimo ottobre.
Il nuovo redditometro, ha ricordato, prevede undici tipi di nuclei familiari e circa cento voci di spesa, articolate in sette categorie: abitazione, mezzi di trasporto, contributi e assicurazioni, istruzione, attività sportive e ricreative e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari netti.
Secondo quanto detto da Befera, grazie all’incrocio dei dati dovrebbero emergere le particolari incongruenze ed allora scatterà l’accertamento fiscale. Perché si attivi la verifica la divergenza tra reddito presunto e quello dichiarato dovrà essere di almeno il 25% ripetuto per due annualità consecutive.
Per cercare di capire come funzionerà certamente sarà utile aspettare il famoso software in sperimentazione da tempo; nel frattempo vi consigliamo di leggere lo schema pubblicato dal sito Likiesta.it che può aiutare a comprendere i meccanismi del nuovo redditometro.