Risale a 6.500 anni fa la prima otturazione rinvenuta su di un essere umano. La scoperta è avvenuta in Slovenia sulla mandibola dell’Uomo di Lonche custodita al museo di storia naturale di Trieste. Una mandibola parziale, rimane solo il lato sinistro: canino due premolari e due molari.
Ed è proprio il canino ad essere stato otturato utilizzando della cera d’api.
La ricerca è stata condotta presso il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste in collaborazione con il Sincrotone di Trieste ed i risultati sono pubblicati sulla rivista Plos One da oggi online.
Secondo la ricostruzione fatta dai ricercatori, l'otturazione è stata fatta in prossimità del decesso dell'individuo, ma non è possibile stabilire esattamente se la cera sia stata applicata poco prima o subito dopo la morte: se il dentista preistorico è intervenuto sul paziente ancora in vita, questo potrebbe essere servito a ridurre il dolore causato da una frattura verticale del dente che aveva intaccato sia lo smalto che la dentina.
Per preservare l’integrità del reperto, il canino è stato analizzato con diverse tecniche, fra cui la microtomografia a raggi X, presso la linea Syrmep di Elettra-Sincrotrone, a Trieste.
“Lo smalto del dente di questo giovane” -spiega Lucia Mancini di Elettra sul Corriere della Sera- è usurato, e lascia esposta la dentina; inoltre c’è una fessura verticale che lo attraversa fino alla polpa. Per rivestire la parte esposta e riempire la frattura è stata usata cera d’api, che è stata visualizzata in 3D grazie alle straordinarie proprietà della luce di sincrotrone. Analisi che conferma che ha la stessa età del dente e dunque è stata applicata in epoca neolitica e non in seguito”.