“Basta descriverci come evasori denigrando la nostra professione, scovate e punite chi evade e mettete in condizioni i pazienti di detrarre la fattura”.
E’ questo lo sfogo che il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada ha inviato alla stampa dopo gli articoli comparsi oggi su alcuni quotidiani che indicano i dentisti tra i professionisti che evadono di più.
“Una strumentalizzazione”, sostiene il Presidente Prada. “ Il Rapporto Eures a cui i mezzi d’informazione si riferiscono indica chiaramente che i dentisti non sono certo tra le categorie che evadono di più, neppure tra i liberi professionisti; soprattutto se consideriamo il dato che indica come i dentisti sono i professionista a cui, in assoluto, i cittadini si rivolgono più spesso. Certo il dato che indica nel 34% l’incidenza di evasori nella nostra professione, anche se minore di altri, non può farci rallegrare”.
Ma quanto è reale quel dato si chiede il Presidente Prada?
“Attraverso gli studi di settore, il redditometro, l’anagrafe tributaria, le verifiche bancarie, i continui controlli negli studi noi dentisti siamo 24 ore su 24 sotto la verifica del Fisco e dai dati che emergono dai controlli non sono drammatici come quelli che ciclicamente emergono da ricerche e sondaggi. I primi ad essere penalizzati sono propri i dentisti seri che rispettano le regole e che, proprio a causa della pressione fiscale che incide oltre il 60% sul costo della nostra parcelle, sono considerati troppo cari.
Da tempo chiediamo ai Governi che si sono succeduti alla guida del nostro Paese che il paziente possa detrarre interamente il costo delle nostre prestazioni, cosa che non renderebbe più conveniente ottenere prestazioni in nero. Non solo un modo semplice per rendere conveniente al paziente chiedere la ricevuta al proprio dentista ma anche per agevolare i cittadini italiani nel mantenere sana la propria saluta orale”.
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