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Tavola rotonda SIDOC- Il sottosegretario Fazio conferma l’attenzione verso i fondi: Gherlone, stiamo definendo con il settore le regole. Studi di settore meno pesanti per gli aderenti all’accordo sull'odontoiatria sociale
[venerdì 20 febbraio 2009]

Il futuro dell'odontoiatria pubblica dovrebbe passare dai Lea ma per il momento, a causa delle ridotte risorse pubbliche, c’è l’accordo sull’odontoiatria sociale e nel breve periodo i fondi integrativi.
E’ questa la visione dell’assistenza odontoiatrica presente e futura del sottosegretario alla Salute prof. Ferruccio Fazio intervenuto questa mattina, per un indirizzo di saluto, alla tavola rotonda organizzata al 13° congresso nazionale SIDOC dal tema : “Il trend odontoiatrico del terzo millennio tra fondi integrativi, terzo pagante ed odontoiatria sociale: opportunità o problemi”.

Per il sottosegretario i problemi di bilancio in tema di sanità pubblica non permettono di potenziare i Lea odontoiatrici, anzi. Per questo l’applicazione della legge sui fondi integrativi potrà essere l’occasione per dare delle risposte concrete ai cittadini. Per il presente, ricorda il valore sociale dell’accordo attivato dal Ministero con Andi ed Oci per l’assistenza alle fasce sociali più deboli.

Per quanto riguarda i fondi integrativi nulla è ancora definito (lo si dovrà fare entro il 2010 NdR); sul tema sta lavorando una apposita commissione, come ha ricordato il prof. Enrico Gherlone referente per l’area odontoiatrica del Ministero del Welfare che ha annunciato, prima dell’estate, una conferenza nazionale organizzata dallo stesso Ministero per studiare il problema.
“Stiamo cercando di ipotizzare un sistema -ha detto- che aiuti i cittadini ad accedere alle cure e non penalizzi la professione.

La tavola rotonda è stata anche l’occasione per presentare l’accordo sull’odontoiatria sociale. Il presidente dell’Andi dott. Roberto Callioni ha chiarito in cosa consiste e prevede.
Callioni ha ricordato come l’associazione che rappresenta abbia, sottoscrivendolo, voluto accogliere una richiesta del Ministero che tende a sopperire ad una carenza del SSN ma non è il modello di odontoiatria pubblica.
“Una scelta di responsabilità” l’ha definita il presidente Andi.

Un accordo che certamente, come hanno ricordato molti degli intervenuti serve, oltre ad assistere cittadini in difficoltà, al settore per presentarsi in maniera diversa sia verso l’opinione pubblica che verso le istituzioni.
E sul tema accordo, il prof. Gherlone annuncia che il ministero dell’Economia ha ricevuto in questi giorni la richiesta avanzata dalla Salute per le agevolazioni verso i professionisti che aderiranno all’accordo. Primo risultato, la modifica di alcuni parametri per gli studi di settore degli aderenti.

Alla tavola rotonda hanno portato il loro contributo: il presidente SIDOC Carlo Prati, Mario Capogreco commissione odontoiatria, Giampiero Malagnino vice-presidente Enpam , il presidente Aio  Salvatore Rampulla, Franco Condò segretario Oci, Roberto Mazzanti Segretario Adi, Marialice Boldi presidente Aidi, Maurizio Troiani segretario Sno, Michele Nardone dirigente Ministero Welfare, Gianfranco Sorgente presidente Unid e Mauro Matteuzzi presidente Unidi. Cercheremo nelle prossime settimane di riassumerli tutti in un video.


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