I Presidenti di Confartigianato Odontotecnici Antonio Ziliotti, di CNA/SNO Massimo Bacherini, di ANTLO Massimo Maculan e di CIO/Confesercenti Claudio Vittoni, nella sua qualità di coordinatore del Comitato Unitario delle Associazioni odontotecniche, “condannano e prendono fermamente le distanze da soggetti che certamente non rappresentano la serietà e la professionalità di una Categoria che ben conosce e rispetta le proprie competenze ed i limiti entro i quali esercitare la propria attività”.
Il comunicato stampa, firmato solo dai 4 presidenti sopra citati, è giunto dopo il servizio mandato in onda da Striscia in cui viene ripreso il presidente FNO mentre cura un paziente e quello di replica trasmesso giovedì 1 novembre in cui il presidente CIO Claudio Vittoni e quello ANTLO Massimo Maculan hanno commentato, incalzati da Moreno Morello, commentano l’accaduto.
“Una categoria – si legge ne comunicato- peraltro già fortemente penalizzata da una normativa obsoleta, che rappresenta costantemente ai competenti interlocutori istituzionali l’esigenza di un adeguamento urgente della figura dell’odontotecnico ad una crescita professionale e ad una realtà di mercato profondamente mutata dal 1928, anno di emanazione del Regio Decreto che ne regolamenta l’attività.
Le Organizzazioni di rappresentanza inoltre, nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza del sistema dentale, hanno reiteratamente sollecitato l’individuazione di misure stringenti che garantiscano la tracciabilità dei dispositivi protesici e che chiariscano gli ambiti di responsabilità all’interno del processo produttivo, sottolineando l’importanza dell’obbligatorietà della consegna al cliente finale della relativa certificazione di conformità .
Questo è l’approccio della Categoria rispetto agli utilizzatori dei dispositivi prodotti, queste sono le attese dei professionisti seri che intendono assumersi fino in fondo le responsabilità che derivano dall’ esercizio della propria attività.
Su questi obiettivi le Associazioni odontotecniche continueranno ad impegnarsi, nonostante gli attacchi portati alla dignità del settore da parte di quei pochi soggetti che non si vi si riconoscono e ritengono di violare apertamente le regole autodeterminando il proprio ambito di attività.
Oggi più che mai assume forza l’appello del settore a contrasto del fenomeno dell’abusivismo, attraverso – da una parte - l’incremento delle operazioni di controllo da parte degli Organi competenti e – dall’altra - l’improrogabile adozione di figura professionale soggetta ad autocontrollo, maggiormente aderente ai tempi con definizione di precisi confini di responsabilità, a beneficio di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti ed a tutela del benessere dei cittadini”.