Lo scorso anno la procura lo aveva rinviato a giudizio per esercizio abusivo delle professione sanitaria in quanto scoperto, grazie ad un esposto anonimo, a prendere impronte (due casi quelli portati in giudizio) in un centro odontoiatrico (una Srl di cui è socio con funzioni amministrative) in provincia di Udine. Per questo, un odontotecnico di 50 anni è stato in questi giorni condannato a 300 euro di multa; in realtà il PM, informa la stampa locale, aveva chiesto l’assoluzione mentre il Gup ha chiesto ed ottenuto la condanna in quanto l’odontotecnico era recidivo, aveva già patteggiato per lo stesso reato una pena nel 2006.
Indagati anche due odontoiatri iscritti all’Albo che lavoravano nel centro odontoiatrico ma la loro posizione è stata stralciata.
L’odontotecnico, tramite il suo legale, ricorrerà in cassazione in quanto, leggiamo sulla stampa, “la discussione ha messo in risalto circostanze relative all’effettiva competenza dell’odontotecnico nell’esercizio della professione, che devono essere vagliate in Appello nell’interesse dell’utenza e del migliore espletamento possibile della professione stessa”.