Siamo nel 2006 quando, una signora stufa di sopportare dolori e problemi di masticazione, si rivolge al Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche della Università d'Annunzio di Chieti per un controllo e scopre che la sua bocca è un disastro e che il dentista che in sette anni di cure gli aveva fatto anestesie, devitalizzazioni, estrazioni ed altre cure, dentista non era.
Scatta la denuncia e le conseguenti indagini dei Nas portano al rinvio a giudizio dell’abusivo, un diplomato odontotecnico, l’odontoiatra titolare dello studio e due igienisti dentali. Questa volta la denuncia non è solo per esercizio abusivo della professione ma anche per lesioni personali colpose in quanto, riporta la stampa locale, la signora per tentare di rimediare ai danni provocati dall’abusivo e “dalla sue equipe” fu costretta a subire una trentina di interventi ambulatoriali e due interventi chirurgici in anestesia totale di trapianto osseo che non hanno risolto il problema in quanto viene comunque diagnosticato “un indebolimento permanente dell'organo della masticazione”.
Nei giorni scorsi, informa la stampa locale, si è concluso il processo che ha visto la condanna dell’abusivo a 4 anni di reclusione; se la sono invece cavata con una condanna a sei mesi di reclusione i due igienisti dentali che facevano i dentisti ed anche l’odontoiatra, vero, titolare dello studio.
I quattro sono anche stati condannati al risarcimento dei danni patrimoniali e non in favore della parte offesa, che verranno quantificati in sede civile, e ad una provvisionale di 50 mila euro immediatamente esecutiva.