Grazie ad una segnalazione i Nas hanno tenuto sotto controllo per giorni uno studio, regolare, nel centro di Cosenza prima di decidere di entrare per verificare. Ma entrare nello studio dove operavano due finti dentisti (con diploma da odontotecnico) non è stato semplice, secondo quanto scrive la stampa locale la segretaria avrebbe notato i carabinieri alla porta, sprangando tutte le entrate e chiedendo ai pazienti presenti in sala d’attesa di non fare rumore. Solo dopo venti minuti, quando una paziente è dovuta uscire i militari sono riusciti ad entrare e scoprire i due finti dentisti mentre lavoravano. Sempre la stampa locale informa che tra i pazienti che si costituiranno parte civile contro i due finti dentisti ci sarebbe anche una ex assistente dello studio che avrebbe subito dei danni a causa di cure non adeguate.
“L’abusivismo ed il prestanomismo in odontoiatria sono deprecabili fenomeni che affliggono non sostando la nostra professione ma l’intero paese Italia”, dichiara ad un giornale locale Giuseppe Guarnieri presidente CAO di Cosenza. “I dati sono allarmanti –continua- e parlano chiaro: ogni tre giorni in Italia viene scoperto uno studio dentistico abusivo, oltre cento ogni anno. Abbiamo l’obbligo di combattere e denunciare questo drammatico fenomeno che, nonostante gli sforzi di Nas e Guardia di Finanza è ben lontano dall’essere debellato”.