Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
All’estero per curarsi? I cittadini dicono no grazie. Conferme da una ricerca dell’Osservatorio Sanità UniSalute che ha anche sondato il gradimento verso le strutture low-cost
[martedì 27 novembre 2012]

In attesa di dati certi che certificano, come sostengono alcuni media, che il turismo sanitario ed in particolare quello odontoiatrico è un fenomeno in crescita, dall’Osservatorio Sanità di UniSlaute arriva l’ennesima conferma che queste affermazioni non sono supportate da reali intenzioni dei cittadini.  

Stando ai dati della ricerca che ha voluto indagare se e come le abitudini degli italiani stiano cambiando in merito alla cura della propria salute, si rileva che la maggioranza degli intervistati (54%) dichiara in maniera netta che non lo farebbe mai mentre solo il 6% afferma di essersi affidato a questo tipo di soluzione. Il 17%, inoltre, non esclude a priori questa possibilità.

Dati che, nonostante siano riferiti a tutte le branche della medicina, sono sovrapponibili a quelli rilevati dall’indagine presentata dal prof. Renato Mannheimer durante il Workshop economico organizzato da ANDI a Cernobbio dello scorso maggio.

Tre i motivi che preoccupano maggiormente i cittadini nel recarsi all’estero per sottoporsi a visite e cure. Il principale è che si ritiene che i minori costi delle prestazioni siano dovuti alla scarsa qualità dei materiali utilizzati (59%). Seguono i forti timori sul rispetto delle norme igieniche (50%) e, ultimo ma non di  minore importanza, gli italiani ritengono che i medici del nostro Paese siano migliori (44%).

Il forte risparmio rispetto ai costi delle stesse prestazioni in Italia, è il motivo per cui si prenderebbe in considerazione la possibilità di affidarsi ai medici fuori dai nostri confini (89%), in particolare nei paesi dell’Est Europa e soprattutto per le prestazioni odontoiatriche, che incidono maggiormente sui bilanci familiari.

 Per quanto riguarda le soluzioni low-cost nel nostro paese, il fenomeno è in crescita. Tuttavia si registra una dicotomia tra chi considera con favore le offerte di prestazioni mediche a basso costo proposte da portali dedicati agli acquisti di gruppo e chi le rifiuta nettamente. Nello specifico, più di un italiano su tre (35%) dichiara di non fidarsi affatto di queste offerte, a cui si aggiunge un 15% di intervistati che dichiara apertamente di ritenerle di bassa qualità.

Di contro il 37% le considera un’opportunità in più che viene offerta e il 13% le ritiene addirittura l’unica soluzione per poter accedere a cure mediche a disposizione di molte famiglie, consapevoli di quanto le cure mediche, in particolare quelle dentistiche, incidano sempre di più sui bilanci domestici.


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it