A Verona si è concluso con il patteggiamento la vicenda che aveva portato a giudizio un odontoiatra e la sua assistente accusati di aver permesso, e di aver effettuato, prestazioni di igiene professionale direttamente sui pazienti. L’assistente era sta scoperta dai Nas mentre eseguiva albazioni del tartaro. Durante il procedimento giudiziario, racconta la cronaca locale, l’avvocato difensore aveva tentato di provare, visto le inequivocabili testimonianze dei pazienti, che l’azione dell’assistente non aveva creato danni ai pazienti. Ma questo è influente per la giustizia, consapevoli di questo il dentista a la sua assistente hanno deciso di patteggiare i 12 giorni di arresto (10 invece quelli inflitti all´assistente) in una multa di, rispettivamente, 3.000 e 2.000 euro.
La vicenda risale al 2007 quando la Guardia di Finanza scopre e denuncia per esercizio abusivo un odontotecnico di 40 anni residente a Volterra. Le indagini erano partite come verifiche fiscali, ricorda la stampa locale, ma dopo aver notato che le prescrizioni per la realizzazione dei dispositivi protesici erano firmate direttamente dall’odontotecnico, i finanzieri si sono insospettiti ed hanno cominciato a sentire i pazienti che hanno confermato che ad eseguire le cure era stato l’odontotecnico. A cinque anni dalla denuncia il finto dentista ha patteggiato nei giorni scorsi la pena di 30 gironi di reclusione per esercizio abusivo della professione di dentista in 1.140 euro di multa.