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Gene dello smalto, uno studio svizzero scopre un altro gene
[mercoledì 4 marzo 2009]

Era di alcuni giorni fa la notizia che un gruppo di ricercatori americani dell’Università dell’Oregon aveva scoperto la relazione tra il Ctip2 , un fattore trascrittore e la produzione dello smalto dei denti.

Un’altra importante scoperta è stata fatta dal team di ricercatori del prof.  Thimios Mitsiadis dell’Università di Zurigo che ha identificato un gene responsabile della formazione dello smalto. L’esperimento compiuto su topolini utilizzando il fattore trascrittore Tbx1, un gene che ha un ruolo fondamentale in diverse malformazioni umane (cuore , denti,n tiroide) associati alla sindrome di DiGeorge.

“I soggetti che soffrono della sindrome di DiGeorge presentano denti con difetti nello smalto. Abbiamo dimostrato un collegamento diretto tra le funzioni del Tbx1 e i difetti esistenti dello smalto. Lo smalto si forma attraverso la mineralizzazione di specifiche proteine che gli amenoblasti secernono. I nostri risultati dimostrano chiaramente che i topi che non hanno Tbx1 hanno carenze di smalto e ameblasti” spiega il dott. Mitsiadis.

La ricerca , pubblicata sulla rivista “Development Biology” rappresenta un importante contributo alla comprensione del meccanismo di produzione dello smalto dei denti e si aggiunge alla recente scoperta dei ricercatori americani dell’Università dell’Oregon.

“La comprensione del codice genetico che controlla lo sviluppo dei denti ci permette di immaginare e creare nuovi prodotti e la rigenerazione dei tessuti e dei denti”. “Le dinamiche –continua gli autori- sono complesse: un singolo approccio non permette una effettiva terapia clinica. I nostri risultati mostrano che il Tbx1 è coinvolto nel mantenimento delle cellule staminali dell’epitelio dentale che sono responsabili della formazione degli amenoblasti. In alcuni casi le anomalie genetiche dei denti possono essere curate con le cellule staminali. Questo fa ben sperare che aggregati di cellule staminali dentali possano essere usati in futuro per trapianti locali di tessuto dentale”.

 

 


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