Una ricerca condotta da Key-Stone nell’ambito del Progetto “Dental Monitor” pubblicata sul numero di febbraio della rivista Italian Denatl Journal ha verificato l’utilizzo delle nuove tecnologie Cad-Cam.
La ricerca, condotta su di un campione di 800 laboratori ha indicato che il 35% dei laboratori odontotecnici italiani produce ceramiche con tecnologia Cad-Cam. Nella maggioranza dei casi i laboratori si rivolgono a centri di fresaggio esterni usufruendo di servizi di outsourcing totale o parziale, nel caso in cui il laboratorio possegga lo scanner e trasmetta al centro di fresaggio il file. Solo il 3% dei laboratori “possiede” un centro di fresaggio vero e proprio.
Da notare che quasi il 60% dei laboratori non lavorano su strutture fresate per mancanza di domanda e tra coloro che ricorrono a questa tecnica il 78,3% di loro ha iniziato prima del 2007 mentre negli ultimi due anni si è assistito ad un rallentamento del mercato; in particolare il 2008 è stato un anno difficile che ha comportato un calo medio dell’8%. In una situazione di recessione generale del comparto protesi, il calo che ha coinvolto gli elementi ceramici su strutture fresate è stato nell’ultimo semestre del 3,5%.
“Certamente –scrive Roberto Rosso, presidente di Key-Stone- queste tecnologie potrebbero aiutare a fronteggiare la crisi in atto fornendo una buona opportunità di sviluppo e trasformazione dell’attività dell’odontotecnico valorizzandone il ruolo e dando al laboratorio il significato di azienda ad alta tecnologia”.