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Ipersensibilità dentinale: queste le cause scatenanti e le indicazioni cliniche più consigliate secondo un sondaggio di Dental Listening
[martedì 2 luglio 2013]

L’ipersensibilità dentinale è un problema che riguarda fino al 69% della popolazione. I dati di prevalenza salgono fino al 98% nei pazienti affetti da malattia parodontale. La condizione può avere un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente, ad esempio oltre il 70% modifica la propria alimentazione, e 1 persona su 2 cambia il modo di lavarsi i denti nel tentativo di non provare dolore.

Nell’ambito del progetto Dental Listening, Jonnson & Johnson ha promosso un sondaggio rivolto a 375  odontoiatri ed igienisti dentali (i dati non hanno un valore statisticamente significativo ma comunque interessanti) sull’ipersensibilità dentinale.

Il 73,6% degli intervistati ha dichiarato che i propri pazienti ne soffrono; prevalentemente il disturbo si manifesta nei pazienti compresi tra una fascia di età che varia dai 20 ai 40 anni (59,20%) e tra il 40 e di 60 anni (38,13%); solo il 2,% dei pazienti seguiti dagli intervistati con meno di 20 anni e lo 0,67%  di quelli con più di 60 anni hanno lamentato problemi.

In prevalenza è il freddo il fattore indicato come scatenante del fastidio (78,87% lo ha indicato come tale) seguito dall’assunzione di alcuni cibi o bevande (19,72%): poco significativo come fattore scatenante della sensibilità dentinale il caldo.

Per dentisti ed igienisti dentali le cause principali dell’insorgere del problema sono da attribuire all’eccessivo o errato spazzolamento (77,46%), eccessiva assunzione di bevande o cibi acidi (10,33%), trattamenti estetici (4,69%), altro (7,51%).

I professionisti intervistati hanno dichiarato che solitamente trattano questi pazienti durante la seduta oltre a fornirgli indicazioni sulla corretta igiene orale domiciliare da adottare, per quest’ultima viene consigliato un dentifricio specifico e qualche volta un collutorio. Sempre per la terapia domiciliare, i dentisti ed igienisti dentali intervistati hanno dichiarato che di norma consigliano diverse procedure di spazzolamento abbinate all’utilizzo di uno specifico dentifricio e collutorio (41,99%), o diverse procedure di spazzolamento con il solo uso di dentifricio specifico (34,52%).

 


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