Uno studio condotto dal Dipartimento di ortodonzia dell’Università di Detroit e pubblicato dall’American journal of orthodontics and dentofacial orthopedics ha cercato di valutare quali siano i livelli di agenti patogeni parodontali negli adolescenti che portano apparecchi fissi.
Il test del DNA è stato utilizzato per documentare le variazioni di livelli patogeni parodontali prima, durante e dopo la terapia ortodontica in 190 teen-ager americani. Sono stati presi in considerazione 8 agenti patogeni (Actinobacillus actinomycetemcomitans (AA), Porphyromonas gingivalis (PG), Prevotella intermedia (PI), Tannerella forsythia (TF), Eikenella corrodens (EC), Fusobacterium nucleatum (FN), Treponema denticola (TD), e Campylobacter rectus (CR)).
I risultati hanno mostrato che per ben 6 (PI, TF, EC, FN, TD, CR) degli 8 patogeni considerati nella maggior parte dei soggetti esaminati si assisteva ad un incremento significativo di tali agenti a 6 mesi dal trattamento ortodontico ma i valori ritornavano ai livelli precedenti all’applicazione dell’apparecchio fisso dopo un anno dal termine del trattamento ortodontico. Gli autori hanno osservato che oltre a non registrare nessun incremento nel livello degli agenti patogeni a 12 mesi dal trattamento ortodontico questo ha svolto invece una funzione protettiva post-trattamento per la metà degli agenti patogeni (EC, FN, TD, CR).
I risultati dello studio evidenziano come il trattamento ortodontico con apparecchio fisso non aumenti il rischio di un maggior livello di agenti patogeni parodontali ma risulta avere a medio termine un effetto protettivo su alcuni di questi agenti patogeni.