La placca batterica, insieme al tartaro, è uno dei maggiori nemici della salute orale all’origine delle infezioni batteriche che provocano mucositi e perimplantiti. Diversi studi hanno dimostrato che attraverso il controllo della placca batterica si riducono sensibilmente i rischi di contrarre patologie perimplantari mantenendo un buono stato di salute orale a lungo termine.
L’accumulo di placca può essere favorito anche dall’aumento della rugosità della superficie implantare ed è quindi importante che le procedure di profilassi non contribuiscano all’aumento di tale rugosità.
Un recente articolo pubblicato su Dental Cadmos (2008:08;27-35) ha riportato i risultati di uno studio in vitro che ha valutato l’idoneità di differenti procedure di profilassi nel non aumentare sensibilmente la rugosità del collo implantare. Sono stati utilizzati 25 impianti suddivisi ciascuno in due superfici simmetriche in modo da ottenere 50 superfici di test, 40 delle quali sono state trattate con diverse procedure di igiene mentre 10 superfici sono state considerate come gruppo di controllo e non sono state quindi trattate; per tutti gli strumenti i tempi di applicazione e la pressione sono stati standardizzati. Al termine del test per ognuna delle superfici trattate è stata valutata la rugosità di superficie e i dati raccolti sono stati confrontati con quelli del gruppo di controllo costituito dalle 10 superfici non trattate.
I risultati hanno mostrato che, nonostante i presidi considerati hanno un’efficacia diversa nella rimozione della placca e del tartaro, al fine dell’alterazione della superficie implantare tutti le procedure di profilassi considerate possono essere considerati sicure.