Nel periodo di crisi che gli Usa stanno attraversando, molte sono le spese che vengono rinviate a tempi migliori. Ma non quelle per l’ortodonzia, secondo un articolo del New York Times, che smentisce una ricerca di alcune settimane fa che sosteneva che la crisi portava a trascurare la propria salute orale.
Invece, il prestigioso quotidiano newyorkese sostiene che nonostante la riduzione dei redditi famigliari, per trovare i soldi per finanziare un sorriso perfetto molti genitori della classe media arrivano a risparmiare su tutto: dalle cene al ristorante alle lezioni di tennis, scuole private.
“L’ortodonzia –scrive il quotidiano- rimane quindi una priorità in una società dove questa viene percepita non come un lusso ma una necessità e anche se il numero dei pazienti si è ridotto dall’inizio della recessione, molte famiglie cercano comunque di mantenere il loro budget per le spese ortodontiche. Molti ortodontisti poi hanno visto rallentare il loro business e hanno ridotto le loro parcelle e dilazionati i pagamenti alle famiglie”.
Gli ultimi dati dell’American Association of Orthodontists, stilati prima della recessione, hanno contato in circa 4 milioni i giovani pazienti al di sotto dei 18 anni negli Usa in cura nel 2006 rispetto ai 2,6 milioni del 1989. La riduzione dei pazienti nel 2008 è stata pari all’8% ed è prevista salire fino al 12% per il 2009 secondo i dati stimati dal dr. Roger Levin fondatore del Levin Group che coadiuva circa 500 ortodontisti nella gestione della loro attività.