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L’ANDI Veneto contro l’abusivismo, la CAO provinciale critica l’iniziativa. Polemiche, mezzo stampa, tra Associazione ed Albo
[giovedì 14 maggio 2009]

Per il secondo anno consecutivo l’Andi veneta lancia una campagna mediatica contro l’abusivismo  partendo da una serie di affissioni murali in tutto il territorio provinciale per sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza delle cure dentarie.

Ma le critiche, questa volta, non arrivano da coloro che spesso vengono tacciati di abusivismo, gli odontotecnici, ma dall’Albo degli odontoiatri anche per via delle dichiarazioni che il presidente Andi Venezia Luca Dal Carlo ha rilasciato ai quotidiani locali.

Il presidente Del Carlo, per “quantificare”  il fenomeno, aveva evidenziato che nella sola provincia di Venezia sarebbero 200 i dentisti abusivi; spiegando come questi vengano “coperti” da dentisti conniventi. “I prestanome vanno perseguiti quanto i dentisti abusivi – ha detto al quotidiano Corriere Veneto Del Carlo- l'Ordine può radiarli dall'albo, in seguito alla commissione disciplinare. Sono medici che trovano facili guadagni accordandosi con gli odontoiatri che altrimenti non riuscirebbero nemmeno a procurarsi le apparecchiature mediche”.

Affermazioni dalla quali prende le distanze, mezzo stampa, il presidente della Cao di Venezia      Cosimo Tomaselli che dalle pagine del quotidiano il Gazzettino Veneto ritiene “doveroso proporre alcune precisazioni prendendo nel contempo le distanze da tale campagna per le modalità con le quali viene effettuata”.

“La campagna lanciata dall'Andi di Venezia –scrive il presidente Cao- getta discredito sulle istituzioni e sugli organi ispettivi, i quali sarebbero così miopi da non accorgersi che nella provincia eserciterebbero ben 200 abusivi. I Nas, la Guardia di Finanza, ma anche tutte le altre forze dell'ordine presenti sul territorio, in attiva e costante collaborazione con l'Ordine dei medici di Venezia, invece, svolgono un lavoro costante ed efficace di controllo dell'esercizio dell'odontoiatria. I soggetti che esercitano al limite della legalità sono costantemente monitorati, ogni segnalazione di privati cittadini o associazioni viene vagliata con attenzione, nulla viene lasciato di intentato a difesa e tutela della salute della popolazione”.

“A dimostrazione di questa costante attività –continua- vi sono le denunce e gli attacchi personali di cui il sottoscritto viene fatto oggetto da parte delle strutture sottoposte a controllo. La campagna dell'Andi genera nella popolazione un senso di sfiducia e insicurezza per quel che riguarda le cure odontoiatriche sul territorio. Dobbiamo invece rassicurare la popolazione che la stragrande maggioranza degli studi sono gestiti da personale regolarmente qualificato e abilitato all'esercizio”.

“In definitiva –conclude Tomaselli- la campagna dell'Andi diffonde un'immagine distorta dell'esercizio dell'odontoiatria nel nostro territorio e ritengo che se l'Andi ha elementi per sostenere che in provincia operino 200 abusivi, che ce ne faccia il nome e ci attiveremo di conseguenza. Al contrario da quando è stata lanciata la prima campagna nella primavera del 2008 ad oggi, l'Andi non ci ha segnalato un solo caso di abusivismo, e l'unico abusivo di cui la stampa abbia dato notizia è stato identificato in modo autonomo dalle forze dell'Ordine (nello specifico la Guardia di Finanza) alle quali va pertanto il nostro ringraziamento e la nostra stima”.

 

 


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