Dura presa di posizione del Comitato Centrale della Fnomceo riunito venerdì scorso, contro il cosiddetto “Pacchetto sicurezza” ed in particolare contro la norma che introduce per i medici l’obbligo di denunciare gli immigrati clandestini che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche.
“Il Comitato Centrale Fnomceo –si legge in una nota- esprime la propria delusione e la propria amarezza per la conclusione dell’iter di approvazione del Decreto Sicurezza che ha lasciato intatte nel dispositivo una parte di quelle norme verso le quali i medici italiani avevano manifestato tutte le loro preoccupazioni e le loro riserve”.
Il Comitato Centrale invita i medici italiani ad appellarsi all’articolo 22 del Codice di Deontologia e ai principi del giuramento professionale, “esprimendo una clausola di scienza e coscienza, qualora la norma che introduce il reato di immigrazione dovesse prevedere, contestualmente, l’obbligo di segnalazione del reato (articolo 361-362 del Codice Penale).
“Ogni medico –si legge nel comunicato- può esprimere una “Clausola di Scienza” perché queste norme hanno un ritorno negativo sulla tutela della Salute collettiva, rischiando di sottrarre patologie infettive e diffusive al controllo delle strutture sanitarie pubbliche.
E può anche esprimere una “Clausola di coscienza”, in ragione del fatto che tale previsione normativa si cala nella relazione di cura, spogliando il medico di quella funzione di terzietà, accoglienza e solidarietà che, da sempre, e sino ad oggi, ha caratterizzato la matrice civile sociale ed etica della nostra professione”.
La Fnomceo, qualora il medico dovesse andare incontro ad una sanzione per mancata segnalazione di un immigrato non in regola con il permesso di soggiorno, è pronta ad ogni azione di affiancamento e di sostegno al sanitario, sino ad arrivare all’autodenuncia.