Dopo la decisione della Conferenza Stato Regione di non istituire nuove professioni sanitarie, di conseguenza il no anche agli odontotecnici, il Cna/Sno torna ad incalzare sul profilo.
Attraverso il coordinatore degli Assessori Regionali alla salute, On Enrico Rossi, il Cna fa consegnare al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Vasco Errani un documento in cui lo Sno ripercorre le tappe dell’iter di approvazione del profilo da lontano febbraio 2000, quando si avviò il confronto con il ministero sul testo, passando dall’11 aprile del 2002 quando la modifica dell’art. V della Costituzione impedì la firma del decreto che avrebbe dato agli odontotecnici il nuovo profilo. Nel documento viene anche evidenziato come siano “destituite di fondamento le preoccupazioni da parte degli assessori regionali circa la ricaduta in termini di costi sui bilanci delle strutture sanitarie pubbliche in quanto risultano dipendenti come odontotecnici presso le stesse strutture pubbliche solo poche unità rispetto agli oltre 20.000 odontotecnici in attività nelle strutture private come titolari, soci e/o dipendenti”. Una delle motivazioni per cui sono le Regioni hanno bloccato tutti i nuovi profili.
Sempre il Cna/Sno informa sul proprio sito “che in data 14 maggio, la Commissione Salute ha ripreso in considerazione l’iter di approvazione dello schema di profilo dell’odontotecnico, dando mandato ad un “tavolo tecnico ristretto” di predisporre la proposta da sottoporre per l’esame della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il suddetto “tavolo tecnico ristretto” si riunirà nella seconda metà del prossimo mese di giugno e la Presidenza CNA-SNO - nonostante abbia già più che esaurientemente e ufficialmente argomentato motivazioni, scopi e obiettivi – ha già formalmente richiesto apposita audizione”.