Secondo il Rapporto sulla salute orale mondiale dell’Organizzazione Mondiale Sanità del 2003 l’edentulismo continua ad essere dal punto di vista riabilitativo un problema. Recentemente si è però assistito ad una riduzione del fenomeno tra gli anziani oltre i 65 anni anche se la percentuale è ancora alta anche in paesi industrializzati dove l’edentulismo è legato a fattori ambientali e socio-culturali come il fumo , lo stress, il diabete.
Le possibilità riabilitative sono oggi molteplici, rivolte sia al recupero della funzione dell’apparato stomatognatico che a soddisfare il paziente sul piano psico-sociale. Un articolo pubblicato sulla rivista Italian Oral Surgery (2009;2:65-80) ha valutato lo stato dei tessuti perimplantari in base ai parametri parodontali e radiografici e correlate perdite di osso alveolare marginale ai parametri clinici. Lo studio ha preso in esame i casi di 14 pazienti, 8 uomini e 6 donne, di età tra i 51 e i 77 anni che presentavano casi di edentulismo totale mandibolare cui erano stati applicati 28 impianti Branemark.
Diversi sono stati i fattori considerati per valutare l’osteointegrazione (mobilità dell’impianto, presenza di dolore e infiammazioni, tapping del pilastro protesico), parametri clinici (indice di placca, profondità di sondaggio, indice gengivale, indice di sanguinamento, spessore gengiva,recessione, livello di attacco al sondaggio).
I risultati hanno messo in luce come se da una parte i parametri clinici vengano influenzati da numerose variabili dall’altra gli strumenti più significativi nel valutare il successo della riabiliazione sono quello radiografici che forniscono indicazioni sia di carattere prognostico sia sullo stato attuale dei tessuti duri.
Lo studio ha evidenziato come per ognuna delle overdenture implanto-supportate si è registrato successo a breve, medio e lungo termine.