E’ nata venerdì scorso a Brindisi l’Unione Odontotecnici Italiani, una nuova associazione sindacale che porta ad almeno sei (Antlo, Cio, Fenaodi, Fno, Sno per citare le principali) le sigle il cui fine è quello di rappresentare e tutelare una categoria, quella degli odontotecnici, che conta meno di 15mila imprese su tutto il territorio italiano.
Il sodalizio, si legge in una nota della segreteria nazionale, “si propone di tutelare la figura professionale dell’odontotecnico sgombrando il campo da equivoci e malevole insinuazioni circa l’attività professionale dello stesso”.
“L’obiettivo primario –continua lo scritto- è dunque quello di manifestare le problematiche afferenti la categoria sollecitando gli organi istituzionali a legiferare sulla materia garantendo una più completa qualificazione della professione odontotecnica in linea con la legislazione vigente”.
L’Unione Odontotecnici Italiani “si compone di odontotecnici professionisti che da tempo hanno sollevato il tema dell’anomalia tipicamente italiana di ritenere questa figura professionale come estranea a qualsiasi tipo di contatto con il paziente e per tanto relegata a svolgere un ruolo marginale e secondario rispetto a quelle che dovrebbero essere le normali mansioni prettamente tecniche effettuate esclusivamente per ottimizzare il lavoro di costruzione dei dispositivi medici su misura sul paziente”.
L’associazione si propone pertanto di creare un movimento d’opinione apolitico che tenda a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi compromissioni del diritto costituzionale di svolgere l’arte in modo libero e non condizionato da una legislazione che ormai risale al 1928.
Eletti a rappresentare l’associazione Rosario Nocera (presidente), Agostino Lanzillotti (vice-presidente), Cosimo Ricci (segretario), Ettore Calvi (tesoriere).