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Sbiancamento professionale, un mercato in crescita che vale 100 milioni di euro. Solo il 49% dei dentisti lo pratica
[martedì 9 giugno 2009]

Gli italiani vogliono sempre di più denti bianchissimi come i divi americani ed i dentisti sembrano adeguarsi a questa richiesta.

Sono ormai circa il 50% i dentisti che in Italia effettuano lo sbiancamento professionale secondo i dati di un’indagine condotta dalla Key-Stone i cui risultati sono stati riportati in un articolo apparso sul numero 6 della rivista Italian Dental Journal. L’11% lo esegue regolarmente mentre il 38% saltuariamente.

La ricerca che ha coinvolto circa 650 dentisti, ha evidenziato come siano in particolare i dentisti al di sotto dei 40 anni a proporre questo tipo di trattamento ai propri pazienti. Gli studi che per la maggior parte si occupano di sbiancamento sono principalmente studi di grandi dimensioni aperti negli ultimi dieci anni,

Per la maggioranza dei casi il trattamento di sbiancamento viene effettuato presso lo studio odontoiatrico anche se sono in aumento i dentisti che prescrivono un trattamento domiciliare di mantenimento.

Dall’analisi dei dati emerge però una realtà più complessa con luci ed ombre sul mercato. Osservando i risultati della ricerca si evidenzia come, in realtà, lo sbiancamento sia praticato di rado nel 40% del campione, con un numero medio mensile di utenti pari a 1,8. Attualmente i pazienti trattati in un anno si aggirano tra i 300.000 ed i 350.000 pazienti con un fatturato per i dentisti di oltre 100 milioni di euro all’anno.

Fatturato che potrebbe avere una crescita enorme se lo sbiancamento fosse considerato un trattamento normale, con una media di 5 trattamenti al mese.

I motivi che limitano il ricorso a questa pratica non sono nella maggior parte dei casi legati a problematiche di tipo clinico o dall’inefficacia dei sistemi ma dalla bassa domanda da parte dei pazienti dovuta ad una ancora limitata cultura verso questo trattamento estetico considerato, anche, una terapia dal costo elevato.

Per colgiere a pieno le potenzialità di questo mercato, secondo Roberto Rosso presidente della Key-Stone e autore dell’articolo, “serve una comunicazione efficace da parte del professionista che sappia motivare e trasferire i benefici estetici della tecnica ai propri pazienti”.


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