Uno studio greco pubblicato sulla rivista “European journal of orthodontics” ha cercato di valutare gli effetti sugli attacchi convenzionali autoleganti, degli streptocchi e dei batteri contenuti nella saliva dei pazienti con questi tipi di dispositivo ortodontico. Allo studio hanno preso parte 32 adolescenti, maschi e femmine, di età compresa tra gli11 ed i 17 anni (età media 13,6 anni), non fumatori, con un apparecchio fisso in entrambe le arcate. Per ciascuno di loro sono stati valutati anche le caratteristiche demografiche ed il livello di igiene orale.
I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base al tipo di apparecchio: convenzionale o autolegante e per ognuno è stato prelevato un campione iniziale di saliva prima dell’installazione dell’apparecchio ed un secondo campione dopo 2-3 mesi dall’applicazione dell’apparecchio. Le diverse tipologie di batteri presenti sono state invece valutate e analizzate dopo crescita in cultura.
I risultati hanno mostrato come il livello di streptococchi mutanti presenti nella saliva di pazienti trattati ortodonticamente non sembrano differenziarsi in maniera significativa tra apparecchi convenzionali o autoleganti: il livello di batteri registrato prima dell’installazione dell’apparecchio è analogo al livello di streptococchi mutanti che sono stati conteggiati dopo l’installazione dell’apparecchio ortodontico mentre risulta modificato il conteggio del numero totale di batteri.