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Come prevenire e controllare le complicanze derivate dagli effetti della radioterapia e chemioterapia nel cavo orale
[martedì 30 giugno 2009]

Orami noto come le terapie di cura dei tumori come la chemioterapia e la radioterapia possono causare effetti collaterali sul cavo orale peggiorando la qualità della vita del paziente.

Un articolo pubblicato sulla rivista Prevenzione Odontostomatologica (2009;2:25-35) presenta quelle che sono le principali complicazioni che possono derivare dalla chemioterapia e dalla radioterapia al cavo orale secondo uno studio condotto dalla Clinica Odontoiatrica dell'Università degli studi di Brescia in collaborazione con il Dipartimento di chirurgia orale e il Polo Universitario San Paolo dell'Università di Milano.

Le complicazioni, spiegano gli Autori, devono essere distinte in “immediate”, che derivano dalla tossicità diretta e “indirette” che espongono l'organismo allo sviluppo di infezioni, e complicazioni tardive che possono compromettere la prognosi e peggiorare anche in modo significativo la qualità di vita del paziente.

Tra le complicanze immediate vi sono le mucositi, le lesioni erosivo-ulcerine, emorragie, le disfunzioni delle ghiandole salivari, le alterazioni del gusto, le  infezioni batteriche e virali, la candida mentre tra le complicazioni tardive le più diffuse sono oltre alle infezioni ricorrenti , le carie, la parodontopatia ,l'atrofia dei tessuti molli, le alterazioni della crescita cranio-facciale, le fibrosi e trisma , le neoplasie secondarie, GvHD (complicanza del trapianto di midollo osseo), l'osteonecrosi..

Per quanto riguarda le mucositi orali, gli Autori ricordano che queste interessano ben  il 40% dei pazienti  sottoposti a chemioterapia, il 76% dei trapiantati di midollo osseo, tra il 30 ed il 60% dei pazienti sottoposti a radioterapia per testa-collo e il 90% dei pazienti soggetti  al comtempo a chemio e radioterapia. In particolare nei soggetti giovani la mucosite si sviluppa facilmente a causa del diminuito rinnovo cellulare indotto dalla chemio e si manifestano dopo pochi giorni dall'inizio del trattamento (il massimo tra i 7 ed i 14 giorni) e si risolvono , in genere, dopo tre settimane dalla fine della terapia. Le mucose più colpite sono la superficie laterale e ventrale della lingua e  il palato molle;la loro frequenza richiede particolare attenzione da parte dello stomatologo per la prevenzione e per la loro cura perché spesso possono predisporre a infezioni locali e sistemiche che peggiorano le condizioni di salute generale del paziente oncologico. 

Altra complicanza frequente sono le emorragie orali che possono essere più o meno gravi  e le disfunzioni delle ghiandole salivari che risultano più severe nei pazienti trattati con radioterapia rispetto a quelli sottoposti a chemioterapia. Un'esposizione alle radiazioni ionizzanti della ghiandola salivare in dosi superiori ai 2500cGy riduce il flusso salivare e la ripresa della funzione delle ghiandole avviene solo diverse settimane dopo il termine della terapia; in certi casi l'estensione delle lesioni è tale che non consente il ripristino di una salivazione normale il che ha effetti molto negativi sullo stato di salute del cavo orale in quanto la saliva ha una l'importante funzione di garantire la resistenza alle infezioni delle mucose orali oltre che per la presenza di  fattori antibatterici che contrastano la carie dei denti.

Ne è prova il fatto che la carie sia molto diffusa tra i pazienti soggetti a radioterapia : carie che si manifestano dopo 3-6 mesi dalla terapia e che possono portare alla completa distruzione del dente nel giro di 3-5 anni.

Oltre alle complicanze immediate anche quelle tardive hanno effetti negativi sulla qualità della vita del paziente oncologico. Basti pensare alle possibili alterazioni nella crescita cranio-facciale nei bambini che sono soggetti a radioterapia che può compromettere il normale sviluppo scheletrico e dentale in particolare nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Le principali alterazione dentali  sono discromie e ipoplasie dello smalto, anomalie nello sviluppo delle corone e delle radici, taurodontismo. 

Complicanze come la fibrosi o il trisma  comportano invece difficoltà nell'alimentazione del paziente a causa della limitata apertura della bocca mentre l'osteoneocrosi e le neoplasie secondarie rappresentano una delle complicanze peggiori  per il tumore del cavo orale e in questi casi  molto utile è eseguire un controllo periodico delle mucose orali per prevenire l'insorgere di questa grave patologia.

Ma cosa può essere fatto per prevenire queste gravi complicazioni?

Gli Autori evidenziano come possano essere diverse le azioni che possono essere intraprese prima, durante e al termine delle terapie. “Prima di essere sottoposti a radio e chemioterapia –consilgiano- i pazienti dovrebbero essere visitati per identificare patologie orali che potrebbero peggiorare o manifestarsi durante i cicli di cura: un attento esame del distretto testa-collo, un accurato controllo  dello stato dei denti, delle gengive e delle mucose orali, eventuali esami radiografici, eliminare eventuali infezioni presenti (carie, parodontiti, tartaro) e possibili casi di trauma (apparecchi ortodontici, otturazioni fratturate) oltre che definire un protocollo di igiene orale accurato per il paziente”.

Durante i cicli di radio e chemioterapie le complicazioni sono molto frequenti, in particolare le mucositi e le disfunzioni delle ghiandole salivari che possono manifestarsi frequentemente in questi pazienti. Importante in questa fase il supporto da fornire al  paziente intervenendo all'occorrenza per ridurre gli effetti negativi di queste complicazioni e definendo un protocollo di igiene orale che comprenda la motivazione al controllo della carica batterica e alla eliminazione di stili di vita a rischio (fumo e alcool), uso di uno spazzolino morbido 2-4 volte al giorno,l'uso di un dentifricio non abrasivo, di colluttori senza  alcool e al fluoro.

I controlli devono però proseguire anche al termine delle terapie e devono essere frequenti: settimanali nel primo mese, ogni 15 giorni nel secondo e terzo mese, mensili sino al sesto mese per arrivare ad una frequenza trimestrale negli anni successivi.

Eventuali interventi odontoiatrici devono essere programmati almeno 6 mesi dopo il termine della terapie mentre molto importante è il ruolo dell'igiene orale dopo la chemio-radioterapia per  eliminare stili di vita che possano essere un rischio per la salute (fumo, alcool), utilizzo spazzolino e filo interdentale, fluoro, ottima pulizia delle protesi removibibili e un continuo monitoraggio per  le malattie parodontali.

 

 

 


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