Dopo oltre un anno dalla sua approvazione la Regione Umbria adotta il regolamento di attuazione ed il nomenclatore tariffario che di fatto rende operativa la legge 235 del 22 aprile 2008 che istituisce in ogni distretto sanitario appositi servizi di assistenza odontoiatrica a tariffe ridotte e promette prestazioni a costi decisamente inferiori rispetto a quelli dei dentisti pubblici.
Entrando nel merito del regolamento approvato, spiegano dalla Regione, “le prestazioni verranno assicurate con priorità per le fasce più deboli, a partire dai Lea (livelli essenziali di assistenza) dai quali, fino ad oggi, erano comunque preclusi alcuni interventi, come l’intera branca della protesica. Le possibili liste di attesa che si potrebbero formare terranno conto, nell’ordine: del reddito nelle due fasce fino ad 8.000 e fino a 10.000 euro con relativo Isee; dei soggetti con patologie croniche, delle donne in gravidanza. Tutti gli altri, indipendentemente dal reddito, potranno rivolgersi non solo ai servizi pubblici in parte già esistenti e che comunque verranno potenziati, fino alla attivazione di “due poltrone” in ogni distretto; ma anche agli studi dentistici privati convenzionati che dovranno rispettare il tariffario regionale concordato”.
Ma quanto spenderanno i cittadini, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private convenzionate?
Difficile a dirsi a causa di un nomenclatore tariffario molto dettagliato che contempla ogni tipologia di prestazione; anche quelle protesiche più “pregiate” come le corone in ceramica integrale, quelle realizzate con tecnologia Cad-Cam o gli apparecchi ortodontici.
Per una prima vista il paziente umbro pagherà 43,23 euro ma se il clinico ritiene necessario effettuare anche una valutazione protesica, un esame della mucosa orale con l’ausilio di coloranti vitali ed una radiografia di un singolo dente il costo sale a 104 euro. Una ablazione del tartaro (30 €) con l’istruzione all’igiene orale costa 60 euro mentre una seduta di sbiancamento su denti vitali per arcata costa 250 euro, di cui 30€ vanno al laboratorio odontotecnico. 42,55€ il costo previsto per una estrazione semplice. La tariffa da pagare per l’inserimento di un impianto endoosseo varia da 150 a 350€ a seconda del tipo di impianto, il pilastro trasmucoso standard da 150 a 250€, la corona in ceramica e lega preziosa costa 290€ (di cui 115 vanno al laboratorio) ma se il clinico ritiene di rilevare prima dei modelli studio e montarli su articolatore (60€) e un provvisorio su impianto (210€ di cui 110€ al laboratorio) il paziente, in tutto, spenderà 1160€. 600€ la tariffa approvata per la protesi totale per arcata, 500€ per uno scheletrato.
Tra le tariffe anche quelle per la visita medico legale (65€) e la consulenza (250€) che sale a 500€ se “effettuata per accertamento tecnico preventivo od in corso di causa su incarico del Tribunale. Comprensiva di accesso all’Ufficio del G.I. per la nomina ed il giuramento, acquisizione della documentazione, visita, esecuzione di esami strumentali, eventuale acquisizione di ulteriori elementi di valutazione, studio del caso, discussione collegiale con gli altri Consulenti, stesura della relazione scritta, deposito della stessa in Cancelleria, eventuali chiarimenti ai Consulenti Tecnici di parte. All’importo relativo alla prestazione vanno aggiunte le spese accessorie”.
Il tariffario appena deliberato dalla Giunta, ci spiegano dalla Regione, sarà in via sperimentale fino al 31 dicembre 2009, poi verranno fatte le valutazioni del caso.