Anche in Irlanda la sanità pubblica ha subito dei tagli a causa della crisi economica ed i problemi di budget e contenimento della spesa pubblica messa in atto dal Governo. Tra i diversi settori interessati quello odontoiatrico è stato uno dei più colpiti ad eccezione delle emergenze e delle cure ortodontiche per i bambini.
A questo proposito l’Associazione dei Dentisti Irlandesi (IDA) ha voluto sensibilizzare il Governo e l’opinione pubblica sul come garantire le cure odontoiatriche nel futuro visto che la situazione, ad esempio per quanto riguarda la prevenzione, è notevolmente peggiorata ritornando ai livelli del 1979. Già oggi, prima dei tagli, solo il 30% della popolazione adulta può accedere ad una serie di cure odontoiatriche convenzionate grazie ad una card medica pagata dal Governo tramite la sanità pubblica (Dental Treatment Services Scheme - DTSS). Le cure fornite dal sistema sanitario nazionale sono state per molti anni al centro di polemiche tra i dentisti ed i vari governi ma in questo momento, con il taglio ai fondi destinati alla sanità pari all’8%, il rischio è che il pubblico non riesca più a fornire un livello di cure minimo proprio nel momento in cui i pazienti che si rivolgono al privato ritardano il più possibile i trattamenti costosi come corone e ponti.
Necessario, sostiene l’associazione dentisti irlandese, individuare una linea di intervento per riuscire a garantire un livello di cure adeguato in particolare alle fasce di reddito più basse ed ai soggetti economicamente svantaggiati.
Secondo l’IDA i redditi dei dentisti si sono ridotti dell’11% nei primi mesi del 2009 ma si stima che raggiungeranno un meno 20% alla fine dell’anno. Le spese sono rimaste però costanti, ricordano i dentisti dell’IDA.