Il settimanale Panorama traccia una mappa del fenomeno dell’abusivismo in Italia basandosi sui dati dei controlli dei Nas nel 2008 e del primo semestre 2009. Secondo quanto pubblicato alle provincie di Bari e Foggia spetta il primato del numero di abusivi scovati in questi primi sette mesi dell’anno; la metà di questi sembra siano scoperti a San Ferdinando di Puglia in provincia di Foggia.
In realtà, stando alle notizie che noi del ildentale abbiamo in questi mesi trovato, l’ipotetica mappa degli abusivi scoperti è molto più omogenea di quella proposta dal settimanale.
“In meno di trenta giorni i militari ne hanno scoperti e denunciati nove per esercizio abusivo della professione e per irregolarità nella licenza”, si legge sul settimanale. (Vai alla nostra notizia del mese di giugno)
“I falsi dentisti che abbiamo denunciato –spiega al settimanale il comandante dei Nas di Bari e Foggia capitano Antonio Citarella- sono per la maggior parte odontotecnici che hanno deciso di improvvisarsi odontoiatri per aumentare il reddito a fine mese lavorando abusivamente all’interno di ambulatori che non hanno i requisiti sanitari, in condizioni igieniche precarie e spesso con medicinali scaduti“.
Ma non solo, lo stesso capitano Citrarella evidenzia come si moltiplicano anche i casi di medici odontoiatri, regolarmente iscritti all’Albo, titolari di studi dentistici che non esercitano la professione ma affidano i propri pazienti agli odontotecnici.
Sulla questione abbiamo chiesto un commento al presidente Cao di Lecce dott. Pasquale Pracella. “Non ne sapevo nulla”, ci dice il dott. Pracella al telefono. “ Ero a conoscenza di controlli a San Ferdinando ma mi risultava fossero indirizzati a verificare altre questioni. Peraltro mi sembra eccessivo il numero di studi abusivi indicati per un paese di poco più di diecimila abitanti.
E quando gli chiediamo se sono stati aperti dei procedimenti disciplinari nei confronti di eventuali iscritti per prestanomismo, il dott. Pracella ci dice: “Il problema rimane sempre lo stesso, la magistratura dovrebbe informarci in modo che possiamo accertare eventuali violazioni da parte di nostri iscritti, ma questo molto spesso non avviene e così di queste indagini non ne sappiamo nulla”.