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Presentato il decalogo dell’OMCeO di Milano per un corretto rapporto dentista paziente. Brucoli (CAO): una attualizzazione della Carta presentata nel 2004 dalla FNOMCeO
[venerdì 2 ottobre 2009]

Quali sono oggi i doveri e i diritti di un dentista? Su quali premesse si deve instaurare il rapporto tra medico e paziente? Per dare una risposta a queste ed altre domande l’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Milano ha presentato la Carta dei diritti e dei doveri del dentista e del paziente.

“La relazione odontoiatra-paziente si trova davanti a un bivio importante che va affrontato con attenzione”; ha spiegato il presidente dell’Ordine di Milano dott. Ugo Garbarini. La Carta, dunque, come strumento di riflessione e approfondimento: “un punto fermo sull’evoluzione di una professione, che non può prescindere dalla centralità del paziente”, speigano dall’Ordine.

Quanto elaborato dalla CAO milanese, su richiesta di un proprio iscritto, non è un documento articolato come quanto proposto nel 2004 dalle Fnomceo ma un decalogo che, spiegano, “nasce dalla volontà – di fatto anche un’esigenza – di qualificare meglio il senso della professione e fare chiarezza su alcune questioni ormai all’ordine del giorno. Come il fatto che tutelare la salute della popolazione significa tutelare la figura del dentista come professionista”.

“Le Carte –ci spiega Valerio Brucoli, presidente CAO Milano - in genere sono una attualizzazione di principi generali che, nel caso specifico, sono quelli del Codice Deontologico. Da questo punto di vista è paragonabile a quella del 2004, anche se è focalizzata sulle problematiche attualmente più sentite. Questa Carta nasce dalle preoccupazioni dei dentisti milanesi per il futuro della propria professione che, alla luce di molte iniziative (tra le altre i low-cost e il turismo odontoiatrico), non si capisce se rimarrà una professione medica o diventerà una professione commerciale”.

“E’ una riflessione –continua Brucoli- sulla differenza tra i concetti di cura e di prestazione, su come si deve intendere in ambito sanitario la concorrenza (se tra i più bravi a curare o a fare business), sull’importanza della coscienza oltre che della capacità tecnica. La Carta parla di diritti e doveri di dentisti e pazienti:  normalmente si pensa che gli uni stiano tutti dalla parte del paziente e gli altri dalla parte del medico, un do ut des che si esaurisce nel pagamento. In realtà non è così: lo scopo di questo lavoro è proprio quello di condividere la conoscenza della nostra professione, un appello ai colleghi a non farsi travolgere dalla deriva mercantile e ai pazienti di non permettere che questo succeda. Anche perché è di loro che ci stiamo preoccupando, sono loro che hanno più da perdere, cioè la loro salute”.

 

Carta dei diritti e dei doveri del dentista e del paziente

 

•          La tutela della salute da parte del dentista significa collaborare con il paziente per offrirgli il meglio.

•          Il dentista si prende cura della tua bocca e non ti vende una prestazione

•          Il valore del dentista sta nel dare la massima attenzione a chi necessita di cure. Cura è anche attenzione, ascolto dei bisogni del paziente per dare gli opportuni consigli terapeutici

•          Il bene della persona non può essere messo in secondo piano rispetto alle disponibilità economiche: il costo è un elemento di rilievo, ma la cura non può qualificarsi solo in termini di costi

•          E’ fondamentale offrire la miglior terapia, che non significa necessariamente eccellenza, non sempre adatta alle condizioni del paziente, comprese quelle economiche

•          La qualità della prestazione non implica necessariamente costi elevati perché  esistono diverse opzioni terapeutiche valide

•          Adottare la migliore terapia possibile richiede l’unione delle qualità umane con quelle tecniche

•          Una terapia corretta necessita di tempi adeguati sotto i quali non è possibile garantire la qualità. La qualità di una cura si valuta nel tempo e il dentista la garantisce  in un’ottica di fiducia e collaborazione tra medico e paziente

•          L’informazione corretta è una premessa assoluta di ogni terapia, in quanto “una cosa detta prima è una spiegazione, detta  dopo è una giustificazione”

•          E’ importante che il paziente comprenda la differenza tra cura e fornitura di servizio e i relativi doveri, come la diligente collaborazione al percorso terapeutico


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