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Protesi low-cost. Anche in Australia gli odontotecnici lanciano l’allarme e chiedono più trasparenza per i cittadini
[giovedì 8 ottobre 2009]

La diffusione delle protesi low-cost è un problema globalizzato che coinvolge anche l’altro capo del mondo. In un articolo pubblicato sul Sidney Morning è stato lanciato l’allarme dopo che sono stati rinvenute tracce di metalli dannosi alla solute in diversi manufatti dentali importati. Si tratta di metalli pesanti come il nickel, il berillio, il piombo ed il cadmio, sostanze che sono vietate ma che secondo quanto denunciato dall’associazione odontotecnici australiana, l’Oral Health Professional Association's College of Dental Technicians, sono presenti spesso in prodotti di dubbia qualità provenienti da paesi vicini. Secono l’associazione i consumatori hanno il diritto di sapere che cosa gli viene messo in bocca e devono avere la facoltà di poter decidere se fare ricorso a prodotti a basso costo, ma di dubbia qualità e potenzialmente dannosi per la loro salute, oppure no.

Stesso giudizio negativo è stato espresso dalla  Australian Dental Industry Association, che rappresenta i principali fornitori di materiale odontoiatrico che ha espresso preoccupazione per quei dentisti che acquistano prodotti senza marcatura, come strumenti ed amalgame che non sono registrati all’Australian Register of Therapeutic Goods. Per l’utilizzo di questo tipo di materiali sono previste delle sanzioni per chi non rispetta le regole che ammontano fino a 550.000 dollari per il singolo dentista e arrivano fino a 5 milioni di dollari per le società.

Nell’ultimo anno, scrive il quotidiano, l’industria locale che produce manufatti protesici ha perso circa metà del suo business a causa della concorrenza sleale dei laboratori esteri low-cost che si trovano in Corea del Sud , Filippine, Vietnam . Taiwan, India e Cina dove la carenza di legislazione in materia di sicurezza si traduce in un costo del prodotto finale che è un sesto di quello dei prodotti fatti in Australia. Nella terra dei canguri una corona in ceramica ha un costo di base di 135 dollari una corona cinese costa appena 25 dollari.

 


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