La vicenda comincia, come sempre più spezzo avviene, da una denuncia di un paziente non soddisfatto delle cure ricevute.

Nel caso riportato in questi gironi dalla stampa locale, che risale al 2001, la denuncia parte da una signora di 70 anni che a causa delle cure errate subite era entrata in depressione oltre ad aver accusato lesioni. A seguito della denuncia sporta dalla paziente è stato appurato che a curare la donna non fosse stato il solo dentista ma anche il suo odontotecnico.

I due sono stati portati a giudizio e nei gironi scorsi il giudice li ha condannati a alla pena di tre anni e tre mesi di reclusione ciascuno per esercizio abusivo della professione medica e lesioni personali gravi. Condannate anche le due assistenti dello studio alla pena (sospesa) di otto mesi di reclusione ciascuna perché durante il procedimento hanno tentato con dichiarazioni accertate in seguito prive di fondamento, di aver tentato di eludere le indagini.